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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Rifiuti e gestione Amiu a Foggia, Giorgio Cislaghi: "Ecco le mie perplessità"

Il segretario del circolo "CheGuevara": “Per evitare future emergenze rifiuti basta che Amiu mantenga fede all’impegno preso sulla raccolta differenziata"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

“Questa volta è andata bene, siamo tornati a smaltire i rifiuti in discarica dopo vari giorni di blocco. Ancora pochi giorni e avremmo rivissuto la drammatica esperienza di una nuova emergenza rifiuti”. Ne è fermamente convinto Giorgio Cislaghi, segretario del circolo “CheGuevara” (Rifondazione Comunista). “Ancora pochi giorni – puntualizza - perché rimanevano solo poche celle disponibili, nell’impianto di biostabilizzazione, per stoccare i rifiuti in attesa di poterli smaltire in discarica”.

Per Cislaghi, questa è stata solo “una prova tecnica” di quello che accadrà quando la discarica sarà dichiarata inutilizzabile per raggiunta capienza massima. “Per evitare future emergenze rifiuti basta che Amiu mantenga fede all’impegno preso di cominciare la raccolta differenziata, impegno sino a oggi ribadito ma spostato sempre a date future. Prima a fine giugno, poi a settembre, ora a fine dicembre e sempre per cominciare ‘a sperimentazione’ della raccolta differenziata anche se non c’è nulla da sperimentare perché basta solamente applicare modelli che stanno funzionando in tutta Italia come l’esempio del comune di Andria dimostra”.

“Stiamo ancora aspettando la sostituzione dei cassonetti rotti, mentre quelli oggi in uso continuano a rompersi, aggravando la percezione di una precarietà del servizio che non è certamente a livelli di eccellenza come non è a livelli di eccellenza la pulizia delle strade, soprattutto le strade laterali di periferia perché basta un po’ di vento per riempirle “di coriandoli svolazzanti. Siamo rimasti stupiti nell’apprendere che è stato prolungato l’orario di servizio del personale impiegato negli uffici, con conseguente aumento dei costi, mentre nessun incremento orario è stato disposto per il personale impiegato in mansioni operative smentendo gli impegni presi, con i lavoratori e la città, di potenziare il servizio su strada. L’impressione è che si stiano riproponendo modelli operativi che pensavamo superati per sempre, modelli che non hanno mai assicurato un servizio efficace alla città e, nella riorganizzazione del servizio conseguente ai demansionamenti, continuiamo a chiederci se si siano utilizzati adeguatamente i lavoratori formati per l’uso dei compattatori “side loader”.

“Continuiamo a chiederci se i mezzi necessari per lo svuotamento dei cassonetti siano impiegati al meglio o se qualche mezzo, tra quelli che fanno servizio nelle borgate ad esempio, non possa essere meglio utilizzato. Continuiamo a chiederci perché siano utilizzate le macchine per il lavaggio delle strade per raccogliere i rifiuti da terra, operazione che in altre città è svolta manualmente con un’efficacia apparentemente maggiore. Sono molte le perplessità, i dubbi, che restano dopo sei mesi di servizio Amiu. Dubbi e perplessità che meritano chiarimenti partendo dalle compatibilità economiche oggetto dell’intesa sottoscritta tra comune di Foggia, Amiu e lavoratori. Perplessità che possono essere fugate “dando i numeri”, cominciando dal costo del servizio e dalle prospettive di investimenti futuri, fornendo i numeri del personale in servizio e con quali mansioni opera”.

“Vorremmo sapere – conclude Cislaghi - perché non è stato ancora attivato il servizio di raccolta degli imballaggi usati, da esercizi commerciali e attività produttive, perché questo è materiale che si può recuperare facilmente e la cui commercializzazione, tramite i consorzi nazionali cui è obbligatorio aderire per gli operatori economici, può permettere una rilevante riduzione dei costi del servizio. Resta poi da capire come si possa giustificare il paventato aumento del 15% della Tares, da riscuotere con la rata di conguaglio, e se la tassa sarà proporzionale al servizio reso facendo pagare di meno a chi ha un servizio meno efficace o se, come sino allo scorso anno, gli abitanti delle periferie continueranno a pagare tariffe spropositate per il servizio fruito addossandosi parte del costo della pulizia nelle vie principali e nel centro città”.

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