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“Strutture sportive inutilizzate, abbandonate o occupate abusivamente”

Cislaghi attacca l’amministrazione Mongelli: “Cosa impedisce l’approvazione di uno schema di bando per l’affidamento di queste strutture sportive?”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

"Tra gli impegni sottoscritti e mai rispettati dal sindaco Mongelli, uno riguarda l’affidamento della gestione dell’impiantistica sportiva comunale con procedure di evidenza pubblica, come da legge regionale n° 33 del 2006 e modifiche introdotte con LR n° 32 del 2012.

Che questo sia un impegno dovuto per rispetto delle leggi, prima ancora che per volontà politica, ne ha ben coscienza la giunta comunale perché nella delibera di giunta del 3/08/2012 n° 57 si fa riferimento alla promulgazione di un futuro bando a evidenza pubblica per l’affidamento della struttura sportiva, con annessi spogliatori, di via Mandara e stesso metodo viene applicato per l’affidamento dell’impianto di via Einaudi, delibera di Giunta del 1/10/2012 n° 82.

Se per questi impianti troviamo almeno traccia dell’affidamento, per altri impianti non riusciamo a trovare traccia degli atti che ne autorizzano l’affidamento e, se per pochi, ne viene fatto buon uso con ritorno sociale, come per la struttura sportiva di via Jarussi, per altri sembra vi sia solo una fruizione a scopo di lucro, come per gli impianti di via Miranda e l’annessa ludoteca “Mongolfiera” usata, sembra, solo come spogliatoio.

Non ci è dato capire cosa impedisca l’approvazione di uno schema di bando per l’affidamento di queste strutture sportive se non vi è la volontà di continuare a operare nel dispregio della Legge Regionale, a pensar bene, si può solo pensare che vi sia solo “lassismo amministrativo” perché nella delibera n° 57/2012 sono citati dei criteri, anche se risibili e non conformi all’articolo 20 della legge regionale, per emanare il bando e ne viene attribuito il compito ai dirigenti del comune.

Al sindaco, detentore della delega allo Sport, vogliamo ricordare che l’impiantistica sportiva è patrimonio della collettività e va valorizzata nel rispetto delle leggi e del fine sociale per cui è costruita, di questo fine non si trova traccia nelle delibere di affidamento, e gli ricordiamo l’articolo 1 punto 1 della legge regionale: “La Regione Puglia riconosce la funzione educativa e sociale dello sport e di tutte le attività motorie ai fini della formazione armonica e completa delle persone, della tutela del benessere psicofisico, dello sviluppo di relazioni sociali inclusive, dell’equilibrio sostenibile con l’ambiente urbano e naturale”.

Non possiamo dimenticarci che, nonostante la possibilità e le sollecitazioni fatte, il nostro comune non ha presentato nessuna richiesta di finanziamento per ammodernare l’impiantistica sportiva pubblica e non ha partecipato al bando per la manutenzione dei “punti sport”, le strutture sportive di libera fruizione per chi pratica sport all’aperto senza esborso di denaro.

Il disinteresse di questa amministrazione verso le strutture sportive, considerate solo “una spesa non più sostenibile”, è testimoniato dall’uso “alternativo” del Campo degli Ulivi, che ospita la baraccopoli foggiana in uno stadio per il calcio, dallo stato di apparente abbandono in cui versa l’impianto sportivo di via Forcella, mentre quello di via Almirante, realizzato pochissimi anni fa e apparentemente occupato da un abusivo, si intravede l’erba crescere in mezzo al campo da calcetto più piccolo, ed è meglio non parlare del degrado degli impianti sportivi di Parco san felice.

Procedere all’assegnazione di tutte le strutture pubbliche, nel rispetto della legge regionale, permetterebbe al comune di sgravarsi delle spese di gestione e manutenzione, porterebbe anche altri benefici economici con l’incasso degli affitti e permetterebbe ai cittadini di poter usufruire di strutture oggi sottoutilizzate o, peggio, abbandonate o occupate abusivamente. Procedere all’assegnazione darebbe un segno di interesse verso la qualità della vita dei cittadini mentre si “risanano i conti pubblici” con l’aumento delle tasse".

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