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"Il Governo vari un piano speciale per il Sud", Landella all'Anci lancia le priorità: "Infrastrutture, sicurezza e giovani"

Ecco il contributo del sindaco di Foggia al dibattito in corso alla XXXVI Assemblea Nazionale dell'Anci dal titolo ‘Il futuro che ci (a)spetta’. "Cambiare passo per le giovani generazioni, per trattenerle sui nostri territori"

“Quella del nostro Mezzogiorno non può più essere considerata una ‘questione’. Per troppo tempo, con risultati non sempre virtuosi, siamo stati abituati a parlare di ‘questione meridionale’, mutuando termini e toni di un tema antico ed oggi ancora irrisolto. È il momento di aprire una riflessione collettiva e matura circa le opportunità che il Sud è capace di esprimere, intorno alle sue immense potenzialità ed agli orizzonti che possono e devono essere coltivati per lo sviluppo e la crescita socio-economica. Da sindaco tocco con mano ogni giorno aspirazioni ed esigenze delle nostre comunità e mi scontro con i limiti di un sistema che ha un urgente bisogno di cambiare passo, innanzitutto sul piano culturale. Viviamo una stagione in cui non c’è più spazio per la rivendicazione campanilistica – storicamente primo e più pericoloso nemico del Sud – ma in cui è necessaria una riorganizzazione di sistema del Paese. Parlo anche del dibattito federalista, che può avere senso esclusivamente in un quadro che veda ogni territorio godere delle stesse possibilità. Mettere Nord e Sud sulla stessa linea di partenza, soprattutto in termini infrastrutturali e di perequazione economica e fiscale, è l’unica strada affinché l’opzione federalista possa produrre effetti positivi. In assenza di questo passaggio, infatti, ogni intervento compiuto nella direzione di rafforzare la spinta federalista rischia di allargare la forbice tra Settentrione e Meridione, che tutti i rapporti e le indagini oggi fotografano in modo impietoso e drammatico".
"In questa considerazione - dichiara il sindaco di Foggia, Franco Landella, oggi ad Arezzo - c’è il senso del dibattito promosso dall’ANCI, nel corso della sua XXXVI Assemblea Nazionale ,dal titolo ‘Il futuro che ci (a)spetta’. Con colleghi importanti e preparati, che ringrazio per il confronto maturo e di grandissima qualità, abbiamo infatti provati a declinare il futuro che attende le Amministrazioni comunali e le comunità: dai diritti ai doveri, dagli aspetti economici a quelli che riguardano le giovani generazioni".

"Da questo punto di vista la mia esperienza al governo di un grande Comune del Sud mi ha insegnato quanto sia ormai dirimente l’impegno per l’ammodernamento delle infrastrutture del Mezzogiorno, che significa qualificare l’appetibilità degli investimenti imprenditoriali e la mobilità di persone e merci, combattendo isolamento e sfiducia, ed anche per una migliore attenzione sul terreno della sicurezza percepita e reale, altro elemento che scoraggia investitori e dirotta altrove capitali. Ed è di tutta evidenza che al Sud spettano azioni speciali da parte del Governo nazionale. Non un occhio di riguardo inutile, ma una vera e propria manovra che rimetta in pista uno dei vagoni più importanti del treno italiano. Come sindaco di Foggia, citando solo alcuni degli esempi in questo senso più significativi, ho combattuto senza sosta per ottenere due obiettivi che il territorio avrebbe dovuto raggiungere nei decenni scorsia: l’allungamento della pista dell’aeroporto ‘Gino Lisa’ e la seconda fermata ferroviaria AC/AV. È del tutto assurdo che due passaggi che dovrebbero essere il minimo sindacale della dotazione infrastrutturale di un territorio si siano avvicinanti con un così clamoroso ritardo e solo a seguito di battaglie e mobilitazioni delle comunità. È una dimostrazione di quanto non sia più rinviabile un cambio di passo radicale, concreto ed efficace, in particolare per un’area che ha nell’agroalimentare e nel turismo due delle sue eccellenze più brillanti. E da questo punto di vista la politica porta sulle sue spalle una straordinaria responsabilità, perché non si può essere credibili se, come accaduto nel campo dell’agricoltura, la Regione Puglia restituisce all’Europa centinaia di milioni di euro di finanziamenti legati al PSR per incapacità e sciatteria".


"Un cambiamento, quello che ho descritto, da compiere innanzitutto per le giovani generazioni, che continuo a considerare migliori di quelle che le hanno precedute, a dispetto di luoghi comuni e stereotipi dilaganti. I nostri ragazzi oggi vivono senza dubbio una grande incertezza lavorativa e professionale, ma sono anche straordinariamente duttili, preparati e pronti alle sfide del futuro in contesto globale. Sono i cervelli che lasciano il nostro Sud con lauree e master, con entusiasmo e idee. Dobbiamo e possiamo creare le condizioni affinché le loro capacità e le competenze affinate anche all’estero possano essere spese nel Mezzogiorno, per la loro comunità. Il futuro che ci aspetta deve avere dunque questo volto, il volto delle opportunità e della speranza nel domani”.

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