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Caos Tributi, corsa contro il tempo per salvare 30 lavoratori: spunta l'ipotesi di inglobarli in Am Service

Dopo l'interdittiva antimafia che ha colpito la società di riscossione dei tributi comunali a Foggia, si cercano soluzioni per dare continuità ad un servizio fondamentale e salvare 30 famiglie. Iaccarino: soluzione è Am Service

Il Prefetto sarebbe stato irremovibile con i servizi finanziari del Comune di Foggia: rescissione del contratto con Adriatica Servizi immediata, tempo 24 ore. Iter che l’ente ha già avviato, come da nota stampa di ieri del sindaco Franco Landella. In mattinata è convocata una riunione di maggioranza urgente. I problemi che si aprono in corso Garibaldi alla luce dell’interdittiva antimafia che ha colpito la società di riscossione dei tributi al Comune di Foggia preoccupano non poco l’amministrazione: chi svolgerà l’attività sino ad ora espletata di accertamento, riscossione e affissione? Il personale dell’ente è ridotto a lumicino, questo è acclarato. Secondo problema: che fine faranno i 30 lavoratori? Questo il sindaco non lo dice nella nota di ieri. Si limita a ribadire che si farà un nuovo bando che arriverà presto in consiglio comunale e che i cittadini i tributi devono continuare a pagarli, “tanto più che la maggior parte di essi avviene in F24”.

La questione, è evidente, non è di facile soluzione. Al contrario. Ed il servizio è di quelli fondamentali, indispensabili. “Ci sono due punti da non sottovalutare – spiega questa mattina il presidente del consiglio comunale, Leonardo Iaccarino -: il servizio di riscossione, che abbiamo il dovere di far proseguire senza scossoni per la città e col personale ridotto non siamo in grado di farlo, e le trenta famiglie appese ad un filo, di cui ci dobbiamo farci carico” dichiara. Come? “La proposta che avanzerò al tavolo di maggioranza questa mattina è quella di inglobare questi lavoratori in una ex municipalizzata, direttamente o attraverso un'agenzia interinale come prestazione di servizio. Un po’ l’operazione fatta per le ex cooperative dei parcheggiatori in epoca Mongelli”. La società a cui pensa Iaccarino è Am Service. “Dalla rescissione del rapporto con la concessionaria al nuovo affidamento tramite bando passeranno almeno tre mesi – continua-. I lavoratori cosa faranno? E l’attività come la espleteremo? La misura che immagino potrebbe essere anche temporanea, nelle more che subentri una nuova società. Questa operazione, peraltro, ci farebbe anche risparmiare qualcosa come 1,5 milioni di euro all’anno” prevede l’esponente forzista.

Ovviamente di belle parole se ne possono dire tante. Ma ogni proposta dovrà passare le forche caudine dei limiti di evidenza pubblica imposti dalla legge alla Pubblica amministrazione, della tagliola del Salva Enti con cui convive il Comune di Foggia e, non ultima, dei requisiti che deve avere una società per svolgere il servizio di riscossione tributi, che non è un servizio qualunque ma deve sottostare a regole ben precise, tra cui la bollinatura ministeriale della concessionaria che svolge l’attività.

Dopo la riunione di questa mattina qualcosa sarà più chiara, forse. Si spulciano le carte, le norme e i margini di manovra. La nomina di un commissario giudiziale che si sostituisca ai patron di Adriatica Servizi, Marco Insalata e Gianni Trisciuoglio, sarebbe, per alcuni, l’unica strada percorribile per salvare capre e cavoli. Sul punto però pare sia arrivato il niet della Prefettura, che "chiede" la rescissione. Quest'ultima verrebbe parimenti impugnata dai legali dei due imprenditori.

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