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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Vivere o morire (e lavoratori a casa): dopo il caso parcometri, il destino della Protect in mano al Comune di Foggia

Inviata al presidente del consiglio comunale una mozione urgente a firma del consigliere della Lega Antonio Vigiano. Due le opzioni su cui sarà chiamato a decidere il consiglio comunale

Ataf, si naviga in acque agitate. Dopo l’imbarazzante vicenda svelata da Foggiatoday sulla mancata corresponsione da parte della ditta Protect srl del denaro dei parcometri all’azienda di trasporto foggiana (per quasi 700mila euro) e la risoluzione anticipata, qualche giorno fa, deliberata dal cda, del rapporto di lavoro con la ditta (con prosieguo fino alla individuazione, con procedura urgente, di un nuovo soggetto), tocca alla politica dire cosa fare.

All’attenzione del consiglio comunale di giovedì 21 giugno dovrebbe giungere (sempre che il presidente del consiglio comunale, Luigi Miranda, la calendarizzi e che l’amministrazione abbia i numeri necessari per proseguire la consiliatura), una mozione urgente a firma del consigliere comunale della Lega Antonio Vigiano che indurrà il consiglio comunale ad esprimersi e a “scegliere” tra due opzioni: agire legalmente nei confronti della società Protect S.r.l. in tutte le possibili sedi giudiziali, penali, civili ed esecutive o, la linea più morbida, raggiungere comunque un accordo transattivo con la Protect S.r.l. “affinché questa sia messa nelle condizioni di onorare le proprie obbligazioni” sì da evitarne il fallimento con licenziamento di un centinaio di lavoratori (econseguente apertura, quindi, di una vera e propria vertenza lavorativa e sociale in città). Ed è questo il grande punto interrogativo che si staglia oggi in azienda (a fronte, invece, di un collegio dei revisori che avrebbe già ingaggiato la linea dura). Che fare? Vigiano chiede al consiglio comunale di esprimersi.

Ecco il testo. “Premesso che si è appreso dagli organi di stampa della ingente debitoria della Protect S.r.l., società che si occupava dello svuotamento dei parcometri in città, nei confronti della società ATAF S.p.a., il cui socio unico è il Comune di Foggia; dal momento in cui è stata diffusa la notizia si sono rincorse voci, rimaste tali, su eventuali responsabilità e sugli strumenti da porre in campo per accertarle; a prescindere da queste, ossia dalle responsabilità, che non possono non coinvolgere chi detiene la delega alle aziende partecipate, ossia il Sindaco Landella, la politica, segnatamente il Consiglio Comunale, non può esimersi dal valutare la situazione che si è cristallizzata, anche a seguito del recesso del contratto con Protect S.r.l., e valutare insieme all'ATAF S.p.a. la maniera migliore affinché il credito di questa sia salvaguardato; oggi infatti, a parere dell'esponente consigliere, due sono le strade percorribili. La prima è quella di agire legalmente nei confronti della società Protect S.r.l. in tutte le possibili sedi giudiziali, penali, civili ed esecutive. La seconda, invece, è quella di raggiungere comunque un accordo transattivo con la Protect S.r.l. affinché questa sia messa nelle condizioni di onorare le proprie obbligazioni”.

“Certo – continua Vigiano-, la prima strada sarebbe quella più auspicabile, affinché chi di dovere si sottragga da ogni responsabilità, quanto meno presente e futura, ma ciò potrebbe comportare un duplice rischio, quello del possibile fallimento della Protect S.r.l., da questa già paventato, con relativo licenziamento di tutti i suoi dipendenti (dai dati in possesso dell'esponente consigliere più di 100) e apertura di un problema sociale in città, nonché quello del definitivo mancato recupero del credito da parte di ATAF S.p.a. La seconda strada, invece, benché possa comportare il recupero del credito nel tempo, sperando che la tempistica sia quanto più favorevole all'ATAF S.p.a., potrebbe comunque portare alla soddisfazione del credito da parte dell'azienda comunale e, perché no, scongiurerebbe il possibile fallimento da parte della Protect S.r.l. e l'apertura di una piega sociale con il licenziamento di 100 e forse più lavoratori foggiani. Chiaramente la seconda strada paventata non potrebbe prescindere da idonee garanzie che la Protect S.r.l. dovrebbe comunque fornire all'ATAF S.p.a. e al Comune di Foggia, quale socio unico”.

“Tanto premesso e ritenuto e considerata l'urgenza della trattazione della presente questione” se ne chiede l’iscrizione già all’ordine del giorno di giovedì,  “affinché il consiglio comunale possa esprimere un atto di indirizzo politico sulla delicata questione della debitoria della Protect S.r.l. nei confronti di ATAF S.p.a., demandando al Sindaco Landella, quale delegato alle società partecipate, e al Consiglio di Amministrazione di ATAF S.p.a. la relativa attuazione. Chiaramente ferme ed impregiudicate le azioni legali atte a far emergere le responsabilità, civili e penali, in ordine alla presente questione”.         

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