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Il veto di Forza Italia a Landella: portiamo la consiliatura a termine a patto che non ti ricandidi

La garanzia del primo cittadino di Foggia sarebbe giunta ieri, nel corso di un vertice con gli azzurri, per recuperare voti in vista del consiglio sul bilancio di oggi. "E' figura divisiva"

Con Forza Italia che ricompare in aula e vota, la Lega che in maniera pilatesca si astiene (come sempre) e pochi voti contrari, che entrano ed escono dall’aula, l’amministrazione prosegue liscia la sua marcia fino al 2019. 15 favorevoli agli accapi di bilancio (consuntivo 2017 e variazione stadio Zaccheria) giunti oggi in aula, in seconda convocazione, dopo la diserzione della prima seduta. Landella resta in sella. Non che vi fossero grandi preoccupazioni in tal senso, l’azione di lotta delle maggioranze in aula è nota ed è fatta di teatrini politici, ma che fosse proprio il partito di maggioranza relativa, quello del sindaco, a mettere due giorni fa in crisi l’amministrazione, informandone finanche il segretario regionale di Forza Italia, beh, la situazione pareva un attimino più seria. Pareva, appunto. E ben faceva evidentemente il sindaco a non dolersene due giorni fa, quando ai suoi avrebbe sussurrato “Possono fare ciò che vogliono”. E lo hanno fatto. Dopo aver lamentato, per l’ennesima volta (il refrain va avanti sterilmente da quattro anni) assenza di condivisione con l’aula, scarso rispetto del consiglio comunale, decisioni verticistiche di sindaco e dirigenza, ricambio di giunta (mai avvenuto), tutti in aula a votare.

La decisione è stata assunta ieri sera, in una riunione con lo stesso Landella. Stando a quanto filtra, le fila sarebbero tornate serrate solo di fronte al passo di lato del sindaco rispetto ad una possibile ricandidatura nel 2019. “Ci ha assicurato che non lo farà, che prenderà altre strade” dichiara a Foggiatoday un azzurro. E cosa farà? “Non sappiamo, forse proverà con la Europee, forse altro, basta che qui ci lascia lavorare in pace” continua. Ed era questo il cruccio che agitava in queste ore i sogni azzurri? “Certo, lui è una figura divisiva. Ormai da un punto di vista amministrativo è andata, è finita al consiliatura, non possiamo incidere granchè. Ma non possiamo continuare a sostenere una figura che lavora da sola e che divide la coalizione”.

Insomma, sarebbe stato il passo di lato di Landella e la garanzia ad uscire di scena a livello comunale nei prossimi mesi a riportare tutti in aula. Questo riporta il bollettino della riunione di ieri. Che si provi a fare asse in chiave anti-Landella lo dimostrerebbe anche una interrogazione di cui abbiamo dato conto su queste colonne nelle scorse ore, primo firmatario il leghista Antonio Vigiano, sottoscritta da numerosi elementi di Forza Italia, che chiede al sindaco conto del debito da 3milioni di euro erogato ad Amgas. Un primo tentativo di far capire a Landella quale partita si ha intenzione di giocare.

Anche perché, sotto questi chiari di luna per Forza Italia, bissata ormai dalla Lega e ridotta al Sud a numeri drammatici, gli azzurri (quelli che non stanno scegliendo di travasarsi nel contenitore salviniano, che pure sta allettando tanti in queste ore) hanno bisogno della Lega e di ricompattare tutto il perimetro del centrodestra (e frammenti vari) per provare a riprendersi l’anno prossimo il palazzo comunale, scongiurando l’assalto a 5 stelle.

Ma le parole, si sa, se le porta il vento, soprattutto se pronunciate con mesi di anticipo. Ed è per questo, pare, che i consiglieri hanno preteso un documento scritto e sottoscritto. Quando arriverà non si sa. Di certo il bilancio oggi è passato.

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