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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Splendido, il dirigente leghista di Foggia non vede l'ora di mandare a casa Emiliano: "Sarà una svolta per la Puglia"

La campagna elettorale si giocherà anche sulla gestione dell'emergenza Covid. Il dirigente regionale della Lega Joseph Splendido spera in un'accelerata. "Non siamo pronti". A giorni il tavolo nazionale del centrodestra

Il leit motiv della ripartenza detta il passo anche della politica politicante. Il lockdown ha congelato la campagna elettorale per le Regionali e, salvo movimenti sottotraccia, le manovre sono state sospese e le griglie cristallizzate, in attesa di tempi migliori. Dove eravamo rimasti? Il centrodestra non aveva un candidato presidente e ancora non ce l'ha. Ma nel giro di una settimana, la prossima al massimo, il tavolo nazionale della coalizione dovrebbe affrontare anche il nodo pugliese. I papabili candidati consiglieri scalpitano. Già venerdì scorso il direttivo della Lega avrebbe provato a riammagliare le questioni lasciate in sospeso con una riunione a Bari su cui vige il massimo riserbo. È la prova della riaccensione dei motori, diesel nel centrodestra, ma la batteria non si è scaricata.

Non si sbottona e non conferma il vertice il responsabile provinciale del tesseramento Puglia e dirigente regionale Joseph Splendido, che a più riprese ripete di non parlare in qualità di probabile candidato, "perché la Lega non ha ancora deciso la griglia di partenza, né il centrodestra ha definito il candidato da contrapporre a Michele Emiliano". Le regole sono regole, e anche i candidati in pectore non intendono sbilanciarsi e sfuggire alle logiche del partito. "Non siamo pronti perché la Lega non ha ancora i candidati e fino a quando saranno ufficializzate le liste non parte con la campagna elettorale. È una direttiva della Lega e di Matteo Salvini che tutti devono rispettare". La base spinge, per quanto in un sistema verticistico rispetti le gerarchie. "È il caso di accelerare perché dobbiamo uscire con il candidato e con i temi, ma sono situazioni di carattere nazionale e noi non possiamo metterci bocca. È chiaro che io non veda l'ora di avere un candidato da poter trasportare in una campagna elettorale ma parlo come Lega, non di Joseph Splendido".

Liquida sbrigativamente la fuga in avanti dell'europarlamentare Raffaele Fitto, già immerso nella campagna elettorale. "Ognuno può fare di sé ciò che vuole, a parere della coalizione nulla ancora è stato deciso. Ha fatto una scelta, non so se gli porterà i frutti che spera. Noi siamo stati corretti col centrodestra, non abbiamo tirato fuori un solo nominativo, ne abbiamo tanti, aspettiamo che si riuniscano i tavoli, e sul tavolo porteremo i nomi e i temi soprattutto, perché a noi interessano quelli, e dopo vengono i nomi".

Joseph Splendido si è fatto un'idea ben precisa sulle ragioni alla base del pressing di Emiliano per anticipare le elezioni a luglio: "Vuole andare a votare subito perché spera che la gente si senta protetta e soffra della sindrome di Stoccolma. In realtà teme molto il mese d'agosto perché quando ci sarà la chiusura parziale dei lidi e verranno a galla tutte le inefficienze del governo sia nazionale che regionale sanno già che andranno a casa. Sono convinti che l'onda mediatica abbia avvantaggiato loro perché hanno utilizzato i canali nazionali e locali per farsi esclusivamente pubblicità. Ecco perché hanno a cuore la votazione immediata, ma andranno a casa".

Il tema della gestione dell'emergenza Coronavirus, che potrebbe entrare nell'agenda della campagna elettorale, a parer suo sarà un boomerang per il governatore uscente che l'avrebbe "strumentalizzata". "Non lo dico in quanto contrapposto, ha fatto solo campagna elettorale. Emiliano ha pensato più ad apparire nelle tv nazionali piuttosto che a darsi da fare per la nostra Puglia. Sono sotto gli occhi di tutti gli errori che sono stati compiuti".

Elenca la sua lista delle "inefficienze del settore sanità" a partire dai dispositivi di protezione individuale: "Non sono stati consegnati alle strutture ospedaliere di tutta la Puglia e in particolar modo negli ospedali della provincia di Foggia, medici, infermieri e operatori Oss sono stati obbligati a fare da sé".

Menziona la Asl e il caso Nigri, il direttore sanitario che aveva rassegnato le dimissioni "poi rientrate perché in questo periodo avrebbero fatto troppo clamore". È tranchant nel suo giudizio: "sanità gestita con i piedi". Pur comprendendo l'entità dell'emergenza, "non è giustificabile tutto quello che non è stato fatto. Rispetto ai toni trionfalistici di Emiliano in tv di converso non abbiamo visto nulla di quello che è stato annunciato soltanto a parole".

Dalla sanità all'agricoltura, è certo che anche le vicende connesse ai Psr avranno riflessi sull'esito delle votazioni, e parla di "bandi rifatti più volte, graduatorie fatte e rifatte che hanno gettato sul lastrico gli agricoltori di tutta la Puglia, un settore trainante, gente che ha anticipato somme e si trova a dover chiudere delle attività".

In autunno, quando lui ritiene più probabile che si vada a votare, è certo che la gente avrà e idee più chiare e confida che, dopo 15 anni di centrosinistra, sceglierà di provare qualcosa di diverso: "I pugliesi apriranno gli occhi, terranno conto di tutta la mala gestio del governatore Emiliano. In tutta Italia i governi a trazione leghista hanno dimostrato efficienza. Sicuramente sarà una svolta per la nostra regione".  

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