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Fase 2 a Lesina, la Lega si defila e la maggioranza vacilla. Sindaco sotto accusa: "Ha fatto tutto da solo"

Durissimo atto d'accusa del gruppo consiliare della Lega nei confronti del primo cittadino Roberto Cristino: "Non solo non ha interpellato le parti sociali, ma ha snobbato gli amministratori che avrebbero potuto contribuire alla individuazione di soluzioni idonee e appropriate"

Si fa sempre più incandescente il clima all’interno della maggioranza al comune di Lesina. Con una nota, il gruppo consiliare della Lega esprime “profondo dissenso per le modalità, le tempistiche ed il modus operandi che il sindaco di Lesina, Roberto Cristino, sta attuando da qualche tempo nella gestione amministrativa della nostra comunità”.

L’ennesima frizione si è registrata per la gestione della fase 2 e il tema delle aperture, il quale, secondo gli esponenti leghisti, sarebbe stato condotto dal primo cittadino “in beata solitudine”

“Incredibilmente, e quasi si tratti di un tema che non riguardi l’intera comunità, non solo Cristino sceglie di agire in totale solitudine, non tenendo in conto in alcun modo di praticare la opportuna concertazione con le parti sociali, che un momento di siffatta delicatezza dovrebbe prevedere, ma, altresì, snobba a piè pari anche i rappresentanti amministrativi che avendo operato proprio al comparto in questione avrebbero potuto contribuire alla individuazione di idonee e più appropriate soluzioni che senz’altro avrebbero evitato anche tensioni sociali in questo momento di emergenza epocale. 

Si badi, il gruppo consiliare della Lega non ritiene errato un dialogo produttivo con gli esercenti del commercio ambulante, al contrario: la concertazione è doverosa e benvenuta in questo momento. Piuttosto, biasima le modalità con cui il primo cittadino ha redatto la sua personale agenda delle priorità, con modalità e parametri discutibili, di cui non si conosce né la ratio né l’aderenza allo scenario epidemiologico della comunità lesinese”.

“Considerato – proseguono gli esponenti della Lega – che la sicurezza non è negoziabile, ci chiediamo, in parole povere, sulla base di quali dati sanitari il sindaco abbia deciso il riavvio del mercato quindicinale (anticipandone il normale calendario che lo fissava al 18) e del commercio ambulante a far data dal 7 maggio, peraltro snobbando, di contro, qualsivoglia richiesta di aiuto e dialogo con gli esercenti e gli imprenditori locali? Forse che non siano anch’essi ossatura nevralgica del nostro tessuto economico da salvaguardare? Vi è di più: con chi ne ha parlato a livello amministrativo, essendo finanche gli assessori ed i consiglieri comunali all’oscuro di scelte probabilmente ed incautamente calate dall’alto? Forse il sistema di rappresentanza politica della comunità lesinese è di colpo cambiato con l’avvento di qualche nuovo Guru?”

È di tutta evidenza – conclude la nota del gruppo consiliare della Lega – che un siffatto modo di agire è ben lontano dal contemplare la sinergia amministrativa con le forze di maggioranza, men che meno l’aderenza al momento sanitario e sociale vissuto dalla comunità lesinese. Ed è per questo che il gruppo consiliare e la Segreteria Cittadina della Lega non possono che esprimere profondo dissenso per le modalità con cui il sindaco Cristino ha inteso agire nell’ultimo periodo mettendo in guardia dai rischi che una simile accelerata in solitaria rischia di comportare in termini sanitari amministrativi e politici”.

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