“Se ci siete battete un colpo”. Alla coalizione facente capo all’ex sindaco di Monte Sant’Angelo Antonio Di Iasio, l’operato della Regione Puglia non può ritenersi soddisfacente. L’ex primo cittadino del centro garganico ridimensiona i risultati rivendicati dal PD e incalza su questioni annose come la Manfredonia Vetro e l’ex Pronto Soccorso, sulle quali il governo Regionale non avrebbe dato ancora delle risposte soddisfacenti. Bersaglio delle sue frecciate è uno degli esponenti più autorevoli del Pd di Capitanata, nonché assessore regionale Raffaele Piemontese.

Solo pochi giorni fa l’Assessore al Bilancio aveva ufficializzato la collaborazione gratuita con Sergio Sorbino, Generale di Corpo d’Armata dei Carabinieri, nell’ambito della lotta alla criminalità nel centro garganico. Oggi invece arriva l’attacco della coalizione dell’ex sindaco di Monte Sant’Angelo di Iasio, che ridimensiona i risultati rivendicati dal Partito Democratico, per poi passare in rassegna gli argomenti sui quali mancherebbero ancora delle concrete risposte.

Partendo dalla questione capolinea degli autobus (riavvicinato al centro dopo un accordo con i commissari straordinari), per il quale secondo l’ex primo cittadino non è stata adottata una grande soluzione, si passa in rassegna ai contributi per il diritto allo studio e a quelli per lo sport. Meriti non riconosciuti, perché i contributi per il Diritto allo Studio “risalgono alla Legge Regionale n. 42 del 1980 e Monte ne ha sempre beneficiato. Così come quelli per lo sport “che sono stati concessi anche da altri governi regionali”. E sui lavori al Palazzetto dello Sport l’ex sindaco alza la voce attribuendolo al progetto del 2013 (D-G- n. 130 del 07/06/2013), grazie al quale si incassarono 5,4 milioni da Syndial “provvedimento verso il quale il Pd votò contro”.

La chiosa finale Di Iasio la dedica a Manfredonia Vetro (“Perché Piemontese non partecipa agli incontri a Roma o a Bari?”) e al Punto di Primo Intervento, ovvero l’ex Pronto soccorso di Monte, a rischio chiusura per il basso numero di accessi. Una scelta inaccettabile per una città turistica oltre che centro di montagna: “I Montanari sanno che Piemontese ed Emiliano vorrebbero chiuderlo perché ha meno di 6mila accessi all’anno? Sanno che potremo sentirci male solamente 12 ore al giorno e che durante la notte si potrà chiamare solo il 118?”