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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Fittiani a Palazzo di Città, Tarquinio a Landella: "Dopo il 31 programmazione seria"

Intervista a Lucio Tarquinio, promotore della rivoluzione targata Fitto. Il senatore annuncia il gruppo 'Conservatori e Riformisti' anche a Foggia con Ursitti, Verile e Annecchino

Faccia a faccia con Lucio Tarquinio, deus ex machina sul territorio provinciale della nuova rivoluzione targata Fitto. Consumata la rottura, storica, con Silvio Berlusconi, l'europarlamentare di Lecce ha inaugurato a Roma qualche giorno fa il nuovo corso dei "Conservatori e Riformisti", una forza politica di centrodestra, che si ispira all'inglese Cameron, e che lancia la sfida del centrodestra del futuro. "Dopo il 31 maggio accadrà qualcosa di nuovo in politica, il futuro piaccia o non piaccia è Raffaele Fitto" avverte Tarquinio che. con la lista fittiana "Oltre", sostiene in questa competizione elettorale il candidato del centrodestra Francesco Schittulli (Forza Italia, invece, Adriana Poli Bortone). "Mi hanno dato morto cinquanta volte" dice ironico, "io ci sono sempre. Vedessero loro di esserci sempre".

Allora Tarquinio, come procede? Che percezioni ha rispetto a questa nuova sfida?

E' una campagna elettorale difficile, specialmente a Foggia dove, come è noto, buona parte di Forza Italia è rimasta in Forza Italia. Non ho da dire niente a nessuno, ognuno è libero e padrone delle proprie scelte, faccio gli auguri a tutti. Noi stiamo cercando di ottenere un risultato apprezzabile. Il nostro vero impegno è quello che inizierà dal 3 giugno.

Cosa accadrà?

Daremo continuità a ciò che abbiamo inaugurato a Roma. I "Conservatori e Riformisti" approderanno anche al Senato, con gruppi autonomi, per lanciare una sfida importante su valori, idealità e programmi economici seri. Cameron è il modello da seguire in Europa, non le urla di Salvini, che ci interessano poco. E' facile dire tutto ciò che dice. Governare è un'altra cosa.

Cosa avete in mente?

Un partito vero, che sia radicato sul territorio, capillare, che ascolti la gente. E' la sfida alla società dei leaderismi e dei populismi. Un ritorno al passato? Può darsi. Ma quel passato aveva i suoi lati positivi, c'era appartenenza, quella che non c'è più oggi. C'è qualunquismo, anche nell'elettorato che va da destra a sinistra come nulla fosse. Il votare le persone non va bene, bisogna votare programmi idealità e valori, è questa la sfida che lanciamo. E' coraggioso Raffaele Fitto. Siamo coraggiosi tutti.

Non solo gruppi al Senato. Avrà propagazioni anche territoriali, negli enti locali immagino...

Si, dal 3 giugno nasceranno i gruppi "Conservatori e riformisti", subito dopo le elezioni. Anche al Comune di Foggia.

Chi ne farà parte?

Tre consiglieri sicuramente. Raimondo Ursitti, Mimmo Verile, Antonio Annecchino.

Come si porranno nei confronti dell'amministrazione Landella?

Chiederemo di aprire un dialogo vero e credo che il sindaco si sottoporrà a questo volentieri. Dopo un anno e mezzo bisognerà darsi da far seriamente. Se non si iniziano a programmare i fondi strutturali, grandi progettualità non ce ne saranno. Soldi non ce ne sono: o si attivano quelli o non si va da nessuna parte. Quindi mi auguro che finita questa fase elettorale convulsa, si possa programmare seriamente.

Con un nuovo governo cittadino?

Spetterà al sindaco decidere. Noi porremo le nostre problematiche, serie ed opportune. Guardi Roma, noi siamo contro Renzi ma non a prescindere: se Renzi propone cose serie, le votiamo. Non facciamo azione pretestuosa e faziosa. E' seria. Non è facile, ne siamo consapevoli ma abbiamo altrettanta determinazione e siamo animati da valori e idealità. Speriamo che la gente recepisca, sarò un bene per tutti.

Come si concilia questa sfida con la nuova legge elettorale che impone al centrodestra di non frazionarsi? Berlusconi ha aperto ad un grande partito dei moderati ed ha parlato anche di primarie...

Lui oggi parla di primarie ma le ha rifiutate in Puglia, impedendoci di correre uniti. Lasciamo stare. La politica è qualcosa di più serio di quel che pensa Berlusconi. Dopo le elezioni ci saranno novità nel centrodestra. Penso che il primo partito sarà la Lega, ma non fa niente: si discuterà con tutti, si faranno le primarie e saranno quelle a scegliere il candidato premier. Tutti devono capire che nessuno ha la golden share. Non siamo più quelli di una volta. Noi miriamo a recuperare l'elettorato medio moderato che non va più a votare. Sono 9 milioni di persone.

Che però sembrano difficili da scuotere. Chi ha abbandonato Berlusconi non ha avuto sino ad oggi fortuna...

Ma non si possono confondere Fini e Alfano con Fitto! Alfano lo ha fatto in un momento in cui era ed è al governo e quindi per opportunità. Fini per distruggere Berlusconi. Noi, invece, non miriamo a distruggere alcuno ma a stimolare il centrodestra. Non offendiamo nessuno, qualcun altro ci offende. Pensi di stimolare i moderati attaccando i moderati? E' incredibile.

La coabitazione si prevede burrascosa. I vostri alleati Ncd in questa competizione elettorale, Cassano su tutti, non hanno risparmiato bordate a Fitto qualche giorno fa laddove hanno confermato che è stato anche lui, Fitto, a candidare il centrodestra all'opposizione. 

Molto strano. Cassano ha un problema di base: ha l'ossessione di Fitto. Parla male di Fitto da due anni. La politica che parla male degli altri non serve. E poi ad Alfano consiglio di prestare più attenzione a quello che sta accadendo nel suo partito. Tra poco si troverà fuori lui stesso. Perché quest'area centrale sarà al nostro fianco. Lo stanno dicendo loro, non noi.

E di chi è stata la responsabilità?

Si guardi alle campagne elettorali della Poli Bortone, a quante coalizioni ha cambiato.  E' stata sempre lei la causa della sconfitta. L'ultima, il 2010, candidatura Palese. Lei, non candidata, si fa la sua lista e perdiamo. E' sempre colpa di Fitto o ognuno di noi quando non viene candidato fa la guerra mondiale? Nel 2008 io personalmente non sono stato candidato. Sono uscito da quella riunione e sono andato a fare i comizi in piazza. E' una differenza di dimensione e di stile. Di base c'è l'impegno per la coalizione ed il partito in cui militi, che va al di là delle posizioni personali. Quando tutto questo avverrà saremo tornati alla normalità. Nella Prima Repubblica era così.

Torniamo al livello locale. Quasi tutti sono rimasti con Berlusconi. Ci sono state rotture anche storiche, penso Landella-Fitto. Ma anche con lei. Quasi un affrancarsi dalla sua persona per scipparle finalmente la golden share del centrodestra in Capitanata.

E'  qualcosa di comico. Se qualcuno ha bisogno di affrancarsi, si affranchi pure. Io ho sempre rispettato le scelte di tutti e chi mi conosce lo sa. Se qualcuno si allontana da me e da Fitto non c'è problema. Certo, allontanarsi da Fitto è più preoccupante perché piaccia o non piaccia non è Berlusconi il futuro, è  Fitto. Fosse solo per una questione anagrafica. Ma una cosa voglio dire: mi hanno dato morto 50 volte. Io ci sono sempre. Vedano loro di esserci sempre.

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