rotate-mobile
Elezioni comunali 2011 San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo: l’(auto)candidatura di Cusenza divide il centrodestra

E' quasi ufficiale l'appoggio di Biancofiore. Agire Insieme e Pdl verso un accordo con Federalisti per San Giovanni e Ppdt. Congelate le posizioni di Fli e dell'Unione di Capitanata. E' ancora tutto da decidere

E' complicato descrivere la situazione politica che sta vivendo San Giovanni Rotondo. Nonostante le amministrative siano alle porte, da destra a sinistra gli accordi e le alleanze stentano a decollare. La querelle scoppiata nel centrodestra in seguito all'(auto)candidatura di Gaetano Cusenza rende bene l'idea della confusione che regna in città. Due, tre, quattro passi indietro non ci aiuterebbero a capire come si è arrivati a questa situazione così enigmatica e misteriosa. Il ricorso al passato infatti servirebbe a poco, se non a ricordare che la città in cui è vissuto e deceduto San Pio da Pietrelcina, appare frammentata, divisa e lacerata dalla vera o presunta voglia di apparire, resistere e governare una realtà sociale anomala, distratta, forse precoce al vero cambiamento.

LE ALLEANZE - La sensazione è che nel centrodestra si sia passati da un'alleanza estesa (sette forze) a un accordo tra pochi. Da un serrato ballottaggio a due tra Cusenza e Biancofiore, passando per la proposta di Pizzicoli e quella di Cappucci, a un accordo di massima stretto tra i leader dell'Api e dei Popolari per il Sud. Gaetano Cusenza resta comunque il favorito alla candidatura a sindaco di una delle due probabili future coalizioni di centrodestra, vale a dire quella composta da Fli, Unione di Capitanata (le cui posizioni però restano congelate), Popolari per il Sud e Alleanza per l'Italia. Nessuna ufficialità, ma sono soltanto indiscrezioni e presunte verità che ci arrivano attraverso la voce dei coprotagonisti di un film a puntate, dove probabilmente il regista ha già deciso il finale, ma preferisce allungare il brodo per non risultare scontato e noioso. In riferimento ad alcune dichiarazioni, l'Unione di Capitanata di San Giovanni Rotondo, dopo il consulto di sabato pomeriggio, sembra si proponga di fare da "cerniera" nella coalizione "Progetto per la città", chiedendo a tutti di fare un passo indietro al fine di scegliere insieme il candidato sindaco.

LO SFOGO DI PIANO - Dalle pagine di Facebook, lo sfogo di Andrea Piano, esponente di spicco di Futuro e Libertà per l'Italia, ha catturato anche l'attenzione di Gaetano Cusenza e del segretario provinciale di Fli Fabrizio Tatarella, che ha annunciato che il partito non ha ancora assunto una posizione ufficiale e che sabato 26 arriverà sul posto per cercare di placare questo frastuono generale. Il legittimo scambio di vedute scoppiato all'interno dei partiti di Fli e UdC potrebbero rivelarsi una vera bomba ad orologeria. Per alcuni componenti dei due partiti il principio della coerenza è alla base di qualsiasi alleanza. Da una parte l'UdCapitanata chiede indirettamente a Cusenza di ritirare la sua candidatura e Futuro e Libertà si riserva il diritto di prendere una decisione dopo il 26 marzo; dall'altra "Agire Insieme" e Pdl appaiono più decise e sono pronte a costituire un polo alternativo. Questo in sintesi è lo scenario che si prospetta per il futuro del centrodestra.

LA VICENDA - Prima del week end, nell'incontro di venerdì 18 marzo tenutosi presso la "Sala Bingo" (dopo quello di mercoledì 16), come per incanto Biancofiore ha assecondato l'autocandidatura di Cusenza. Per questo motivo "Agire Insieme" e Pdl stanno cercando di estendere il "Progetto per la città" ai Federalisti per San Giovanni e alla Puglia di Prima di Tutto (in attesa e fiduciosi che l'Unione di Capitanata e Fli, le cui posizioni restano ufficialmente congelate, sciolgano la riserva in favore di una nuova alleanza). "Agire Insieme vuole essere coerente con l'idea di partenza della discontinuità, necessaria in un contesto storico così difficile e preoccupante" afferma Antonio Pio Cappucci. "Bisogna mettere da parte le aspirazioni personali. Con la proposta di Pizzicoli, uomo di alto profilo, avremmo potuto garantire la rottura con una gestione passata della cosa pubblica che non ci appartiene" conclude l'esponente di Agire Insieme.

Il consigliere provinciale ex Pd è in pool position, ma dovrà guardarsi bene dalle strategie dei probabili alleati. Potrebbe vincere questa gara, ma allo stesso tempo, il 15 e il 16 maggio, potrebbe ritrovarsi solo e lontano dal traguardo. Quella di Cusenza è sicuramente una candidatura autorevole, ma per chi come Andrea Piano teme un accentramento a sinistra o per chi come Antonio Pio Cappucci vuole rompere con il passato, può risultare indigesta.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

San Giovanni Rotondo: l’(auto)candidatura di Cusenza divide il centrodestra

FoggiaToday è in caricamento