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Comunali Foggia 2019

Cultura, ecco la ricetta di Cavaliere: "Periferie e giovani dimenticati. Il Comune non organizza solo eventi"

Incontro ieri con gli operatori del settore e il candidato sindaco. "Al netto delle cose buone fatte, viene da chiedersi cosa hanno prodotto in questi anni e se hanno determinato una reale crescita per la città"

Punto Primo: Cultura. Il candidato sindaco del centrosinistra, Pippo Cavaliere, ha incontrato gli operatori del settore. "La cultura offre un contributo prezioso alla crescita economica, sociale e civile per una città come Foggia che aspira a scalare le posizioni deprimenti che la vedono in basso alle classifiche annuali sulla Qualità della Vita. Ma per farlo occorre una decisa inversione di tendenza. Al netto delle cose buone fatte, che per onestà intellettuale non si possono negare, viene da chiedersi cosa hanno prodotto in questi anni le attività in campo culturale, e se hanno determinato una reale crescita per la città di Foggia.

Occorre una politica culturale che guardi alle periferie e ai giovani, che sono stati letteralmente dimenticati in questi cinque anni. La nostra intenzione, invece, è quella di far sentire queste fasce di popolazione coinvolte, magari importando anche buone pratiche come, ad esempio, quella del Comune di Bari dove sono stati programmati interessanti interventi nelle periferie e ogni anno viene fatto un bando per sostenere progetti e iniziative presentate da associazioni, imprese e operatori culturali. Manca soprattutto una politica che punti alla nascita, al sostegno e al consolidamento di realtà impegnate nella produzione culturale. L’assessorato alla Cultura, cioè, andrebbe considerato non tanto solo come un organizzatore di eventi (peraltro con fondi pubblici) quanto come il regista impegnato nell’individuare, sostenere, coordinare, valutare la qualità culturale e monitorare i vari soggetti impegnati nell’organizzazione di iniziative culturali e nella gestione di luoghi della cultura. Obiettivo delle nostre Politiche Culturali sarà quello di porre le basi per una vera Cultura inclusiva e di qualità, attraverso alcuni punti:

Più trasparenza nell’assegnazione delle strutture culturali e delle risorse economiche, delle concessioni e dei patrocini, con delle regole chiare e trasparenti: bando annuale per il sostegno delle attività culturali proposte dalle associazioni e dalle imprese culturali foggiane e regolamento per la corretta gestione dei contenitori, in particolare del Teatro Umberto Giordano.

Istituzione di tre centri culturali polivalenti nelle periferie che verranno affidati, attraverso un bando pubblico, a cooperative di giovani e di artisti, incrementando così anche l’aspetto occupazionale. Saranno luoghi di prevenzione educativa e contrasto alla micro-criminalità, oltre che punti di aggregazione dei cittadini del quartiere. Al loro interno, inoltre, si potranno collocare dei presidi bibliotecari che diventeranno punto di riferimento per i residenti della zona attraverso percorsi e momenti di partecipazione alla lettura. 

Realizzazione di una grande struttura teatrale polifunzionale, in cui svolgere eventi di varia natura, che potrà essere realizzata attraverso il project-financing, in grado di ospitare manifestazioni di grande portata, colmando così un vuoto e inserendo la città nei circuiti nazionali e internazionali dello spettacolo dal vivo, dello sport, di attività congressuali ecc.

Patrimonio culturale: avvertiamo la necessità di una politica di sollecitazione e attenzione al patrimonio edilizio, con particolare riferimento ai Palazzi storici cittadini, con una attenta vigilanza da parte del Comune sulle strutture e sulle possibilità di intervento, sollecitando anche soggetti privati disposti a contribuire e avvalendosi di professionisti per la loro valorizzazione.

Sistema territoriale del patrimonio culturale. Riteniamo che Foggia, per la sua funzione di capoluogo, possa e debba svolgere un ruolo di coordinamento territoriale anche in materia di valorizzazione del patrimonio culturale, d’intesa con gli altri Enti locali, in modo da dar vita a un vero sistema territoriale che metta in rete musei e aree archeologiche, condividendo servizi, personale scientifico, attività di promozione e comunicazione. Riteniamo in particolare che sia necessario favorire e promuovere la partecipazione attiva della comunità locale, la sua consapevolezza del valore del patrimonio culturale, la sua iniziativa nelle azioni di conoscenza, di tutela, di cura, di valorizzazione, fruizione e gestione del patrimonio culturale, secondo lo spirito della ‘Convenzione sul valore del patrimonio culturale per la società’ (Faro 2005) del Consiglio d’Europa. Uno strumento utile in tal senso sarebbe la nascita di un ‘Ecomuseo del Tavoliere’, anche avvalendoci della legge regionale sugli ecomusei.

Itinerari: una risorsa culturale importante viene dai Cammini che attraversano la città di Foggia, su cui si intrecciano storie e tradizioni di secolare importanza ma che, che viste le difficili condizioni in cui versano, andranno valorizzati e riqualificati.

Giovani: è uno dei punti centrali delle nostre Politiche Culturali. Creeremo le condizioni per una partecipazione reale della comunità giovanile e scolastica alla programmazione delle attività culturali, affinché quella dei giovani e degli studenti foggiani non sia una mera presenza a eventi ma attivazione di percorsi di avvicinamento alle diverse forme artistiche e coinvolgimento attivo. In tal senso, una iniziativa di alto profilo culturale potrebbe venire ‘dal basso’: la costituzione di una orchestra giovanile (con metodo Abreu), secondo modelli positivamente sperimentati in altre città, che favorisca la promozione della cultura musicale anche in contesti sociali marginali. Pensiamo, inoltre, di realizzare più eventi per le fasce giovanili, con proposte musicali e teatrali mirate.

Pubblico: daremo maggiore attenzione alle esigenze dei fruitori degli spettacoli culturali, istituendo ad esempio più giorni per consentire l’abbonamento alla stagione teatrale, evitando così file estenuanti e mal organizzate, così come accaduto in questi ultimi cinque anni.

Strutture: Foggia non può più fare a meno di un contenitore culturale come il Teatro Mediterraneo su cui, nonostante alcuni slogan elettorali, non c’è stata ancora una vera progettazione che riconsenta un suo pieno recupero. Porremo serie basi per la sua riapertura, con un progetto redatto secondo criteri chiari e trasparenti, e coinvolgendo anche soggetti privati disposti a “sposare” la causa di un Teatro all’aperto polivalente. Sarebbe anche da prevedere la piena valorizzazione del Teatro del Fuoco, attualmente sottoutilizzato, e il recupero dell'ODA Teatro, in stato di totale abbandono, in modo da costruire un unico sistema dei teatri, per la cui gestione sarebbe auspicabile la costituzione di una specifica Fondazione o di un altro Soggetto capace di favorire la sinergia pubblico-privato.

Musei: Vogliamo creare un Sistema Museale Cittadino, includendo le strutture museali comunali con una direzione unica e iniziative comuni. Ciò sarà possibile anche attraverso l’individuazione di professionalità di alto profilo, individuate con bando pubblico. Un’assoluta priorità riguarda il Museo Civico, da tempo privo di una direzione scientifica, che andrebbe presto ripristinata, la cui attività potrebbe essere sostenuta anche grazie specifici accordi con l’Università, la Soprintendenza ABAP e le qualificate istituzioni pubbliche e private operanti in città. Bisognerebbe garantire al Museo quegli standard qualitativi previsti delle norme sul Sistema Museale Nazionale  e dalle indicazioni dell’ICOM in termini di progetti culturali, di personale scientifico impiegato, di servizi ai visitatori e ai cittadini. 

Tutti questi “Punti Primi”, come ci piace chiamarli, consentiranno davvero a questa città di poter contare su un settore, quello della Cultura, finalmente alla portata di tutti e in grado di valorizzare i talenti che Foggia possiede. Più investiamo in cultura e più si arricchisce un territorio di una capacità attrattiva che non dovremo più dimenticare di avere".

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