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Comunali Foggia 2019

Volano gli stracci in casa Mainiero, Loredana De Cata attacca il 'traditore' Buono: "Mirava solo alla poltrona"

Nota stampa della candidata in ticket con Alfonso Buono nella lista 'Foggia in Testa'. "Mi faceva stare a casa, poi ho capito perché. Spronava Mainiero ad andare avanti con Pippo Cavaliere"

“Sono orgogliosa di aver sposato il progetto di Giuseppe Mainiero. Da subito il suo programma è diventato anche il mio, soprattutto ho accolto con entusiasmo il suo voler stravolgere i servizi sociali e il voler istituire un assessorato alla disabilità”. Esordisce così Loredana De Cata, candidata nella lista ‘Foggia in Testa’, in ticket con Alfonso Buono, il candidato più suffragato che ha mollato il progetto all’indomani dell’accordo politico di Mainiero con Pippo Cavaliere. “Sono e resta di destra” ha scritto Buono in una nota stampa. “Ho i messaggi con cui mi chiedevi di andare avanti” replica oggi Mainiero. Stracci che volano da quelle parti. Nella querelle si inserisce, appunto, Loredana De Cata, che racconta chi è, a suo dire, Alfonso Buono. “Mirava solo alla poltrona” afferma.

“Iniziata la campagna elettorale e presso il comitato di via Gramsci conosco i miei compagni di viaggio (conoscevo solo Mainiero e Moffa) – prosegue la candidata-;  tra questi Alfonso Buono. Dopo qualche giorno, una persona vicina ad Alfonso Buono, che lo sosteneva come candidato consigliere (dott Nicola Ferraro),  mi ha chiesto di far abbinamento con lui per il voto di genere, perché a suo avviso avevamo grandi potenzialità: tutti e due dediti al sociale, lui per l'emergenza abitativa, io per la disabilità essendo paraplegica e con un bambino gravemente disabile per problemi alla nascita. Inizia la nostra collaborazione. Buono tutti i giorni mi dice che si sta facendo un ottimo lavoro, che il mio impegno è prezioso per lui, che la sua casa (il comitato pagato da Giuseppe Mainiero) era la mia casa. Più di una volta Buono mi ha confessato che lui mirava alla poltrona, che la sua candidatura era per vincere con Giuseppe perché credeva nel progetto. Fino a poche ore prima mi esortava al massimo impegno. Ho dato tutto quello che potevo togliendo tempo e attenzione a mio figlio, alla mia famiglia. Ho tenuto fede all'abbinamento da Buono propostomi, e lui che fa? Ordisce la trama del tradimento. Col senno di poi ho capito perché non mi permetteva di stare al comitato di via San Lorenzo. Mi diceva ‘tranquilla, è inutile che vieni, pensa a te e alla famiglia, stai lavorando bene. Così lui aveva piena disponibilità di una postazione logistica dove sponsorizzare se stesso, occultando il mio nome”. 

“Perché tutto questo?  Ha pensato che con l'abbinamento io potessi avere più preferenze di lui ed essere prima della lista? Probabile. Lo ha fatto perché temeva Jenny Moffa? Si, confermo, più volte mi ha ripetuto che dovevo prendere più voti di lei. E pensare che Buono fino al 27 maggio, in uno dei tanti messaggi ssubito dopo lo spoglio, esortava Giuseppe Mainiero a non abbandonare il progetto, ad andare avanti, che lui e tutte le persone che avevano creduto in lui lo avrebbero supportato affinché il programma andasse avanti. 

Ora ognuno è libero di fare scelte, e queste sono rispettate, però non dire la verità non è tollerabile. Buono mirava esclusivamente alla poltrona.  Da parte mia voglio precisare che non ho mai aspirato alla poltrona, infatti il mio slogan è stato #hogialamiapoltrona. Il mio impegno è ed è stato per il cambiamento. Credo nel progetto di Mainiero. Continuerò a sostenere Giuseppe condividendo la sua scelta di appoggiare Pippo Cavaliere con un accordo di ‘salute pubblica’ per il bene di Foggia e dei foggiani, rifiutando un apparentamento tecnico per ottenere la poltrona tanto ambita da Buono. #iostocongiuseppemainiero”.

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