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Comunali Foggia 2019

La Lega batte cassa: tre assessorati e presidenza del consiglio (ma il partito è diviso)

È questa la richiesta che la Lega dovrebbe portare all'incontro che a breve terrà col sindaco Franco Landella. La linea del partito è quella di far scorrere "quanto più possibile" l'elenco dei non eletti

Tre assessorati più la presidenza del consiglio comunale, fortemente voluta da Massimiliano Di Fonso (che ha tutta l'intenzione di mettere sul tavolo il bottino di presenze raggiunto nelle urne). È questa la richiesta che la Lega dovrebbe portare all'incontro che a breve terrà col sindaco Franco Landella. È quanto filtra dalla cena che il partito ha organizzato ieri a Foggia con eletti e i primi dei non eletti.

"Una cena di conoscenza", cosi è stata definita, dopo le urne del 26 maggio e del 9 giugno. Al tavolo il segretario regionale Luigi D'Eramo, il componente del direttivo regionale Joseph Splendido, il provinciale Daniele Cusmai, il cittadino Luigi Miranda, oltre al neo gruppo consiliare (mancava Salvatore De Martino) e i primi dei non eletti (Paolo La Torre e Antonio Vigiano, mancava Raimondo Ursitti).

Come è noto, la linea del partito è quella di far scorrere "quanto più possibile" l'elenco dei non eletti, sì da consentire almeno ai primi due (La Torre, Ursitti, ma anche al terzo, Vigiano) di entrare in consiglio (i primi due manterrebbero così anche lo scranno in consiglio provinciale). Ma non è chiaro quanta volontà vi sia negli eletti di fare questo gesto di "magnanimità" nei confronti dei colleghi rimasti fuori accettando la nomina assessorile.

Due le ragioni, già abbondantemente enunciate su queste colonne: le estromissioni degli assessori nel volgere di breve tempo di cui ha dato prova il sindaco Landella, che hanno creato un clima di sospetto negli eletti; la disomogeneità del gruppo consiliare, in cui ciascuno fondamentalmente risponde a se stesso più che al partito (non è un caso che c'è chi ha già iniziato a lavorare con Landella proponendo propri assessori: i consiglieri Fiore e Iadarola spingono per Gianfranco Fariello, ad esempio). A ciò si aggiunga la forte frattura che attraversa la Lega provinciale e regionale, divisa tra due fazioni, linea Casanova-D'Eramo e linea Caroppo, e si comprende bene il momento di instabilità e disordine che attraversa il partito. Anche per questo da un po' di giorni viene annunciata con sempre più insistenza tra gli addetti ai lavori una "riorganizzazione" tesa a rimettere ordine e a comporre le gerarchie.

Solo dopo, probabilmente, riuscirà a sbloccarsi il tema giunta. Per quanto sia abbondantemente improbabile che Landella dia corso alla richiesta suddetta di tre assessori e presidenza, che pare più tesa a giocare al rialzo. Nei prossimi giorni una delegazione dovrebbe incontrare il sindaco. I neoeletti avrebbero nel frattempo nominato il loro capogruppo pro tempore, individuato nella figura di Alfonso Fiore.

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