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Sabato, 20 Aprile 2024
Comunali Foggia 2019

In testa ai 'sindaci' un'altra Foggia, ma pochi volti nuovi e temi assenti

Stenta a decollare il dibattito in città. Candidati occupati a collocarsi e ad aprire comitati elettorali. Fiumi di denaro per i 6x3. Ma i temi e le proposte languono

Manifesti elettorali a destra e a manca, grandi 6x3 che promettono impegno, futuro e sviluppo.(Notizie vogliono che la gran parte degli stalli sia già tutta occupata per l’intero periodo elettorale). Nomi che si credevano dimenticati tornati in pista, con la corsa allo slogan più accattivante. I comitati elettorali spuntano in ogni dove, corso Giannone è tutta un lungo, grande comitato. Ma il dibattito politico stenta a decollare. Si insegue la cronaca quotidiana, l’allarme dell’ultima ora. O quei pochi atti che ancora riesce a produrre un’amministrazione in uscita e già in piena campagna elettorale.

Liste a go go e candidati già impegnati nella ricerca di voti ma la domanda sorge spontanea: dove discutono? E, soprattutto, di cosa discutono? Qual è il programma per la città? E’ presto, si dirà. Ma neanche tanto: al voto mancano meno di due mesi e per governare Foggia bisognerebbe avere le idee ben chiare. Non solo rispetto a quanti voti prendere, a dove accasarsi per spuntarla con più certezza o a quali stakeholders incontrare. Ma rispetto a cosa farne della città nei prossimi cinque anni.

Bombe, criminalità, emergenze varie. Ciascuno punta il dito contro l’altro. Ma, di concreto, cosa pensa di fare l’ultimo candidato dell’ultima lista in campo? Su quale linea di intervento si concentrerà? Fino ad ora le notizie venute fuori hanno riguardato le collocazioni, chi si candida dove, quante liste, progetti abortiti sul nascere, candidati transitati da una parte all’altra per mero opportunismo e calcolo numerico, più che per convinzione ideologica. C’è chi ancora lavora di calcolatrice, non avendo deciso. E diversi 6x3 hanno il nome ma non il simbolo (a riprova che collocazioni e aggiustamenti sono ancora in corso).

Come inizio è desolante, non c’è che dire. Dovunque lo si guardi. Staremo a vedere il seguito. Intanto, comincia a mettersi un punto sulle liste. I volti più nuovi li propongono i cinquestelle, che hanno ottenuto la certificazione con Quarato sindaco e si preparano a completare il loro unico elenco a 32 (la lista è solo una). Nel centrodestra non dovrebbe esserci la civica di Bruno Longo (che si candida con Forza Italia in ticket con Sonia Ruscillo (attuale componente del cda di Amiu Puglia). Landella ha preteso che tutti i suoi uomini e tutte le sue donne fossero in pista. Dalla giunta all’ultimo consigliere di amministrazione. L’obiettivo è renderle più forti possibile, obbligando ciascuno a metterci la faccia. Con Landella sindaco allo stato vi è un rassemblement ufficiale di sette liste: due civiche del sindaco (DestinAzione Comune e Foggia Vince: qui è candidato anche il medico ex Caritas Francesco Niglio, che ha scelto Landella), Forza Italia (dove entrano anche l’ex candidato sindaco Udc Iaccarino e Raffaele Di Mauro: il segretario provinciale di Forza Italia), Fratelli d’Italia (ormai appaltata agli ex Ncd di Franco Di Giuseppe), Lega(con le sue divisioni interne tra vecchi e nuovi: Silvano Contini ha voluto sul suo manifesto la dicitura "Fondatore della lega Foggia), Udc e l’ha annunciata anche Idea-Moldaunia-IoSud.

Dalle parti del centrosinistra dovrebbero essere sei. Oltre a quelle note del PD (che punta sulla segretaria provinciale Lia Azzarone, sull’uscente Alfonso De Pellegrino, sul ritorno di Pasquale Dell’Aquila e il nuovo tentativo dell’avvocato Massimiliano Arena), ci sarebbe la Sinistra+Italia in Comune, Azzurro Popolare ( una variegatissimo elenco di nomi, che vanno da destra a sinistra: da Mimmo Verile, per intenderci, a Michele Sisbarra). Quindi vi sono due civiche del duo Di Gioia-Cusmai: Capitanata Civica (si rivede Italo Pontone) e Senso civico, anche se su quest’ultima si starebbe ancora ragionando, pare: diluire i voti in più liste o concentrarli in una sola, sì da renderla massimamente competitiva (il quesito)? Tanto più che  il candidato sindaco, Pippo Cavaliere, sarebbe sempre più orientato a portare in campo anche la sua civica, Foggia Reagisce: voci vorrebbero pronti a salire su questo carro gli ex centrodestra Pasquale Cataneo e Nicola Russo, l’ex consigliera vicina a Pasquale Pellegrino Annarita Palmieri, ma anche ex come Giulio Scapato e si vocifera di elementi Psi (dopo l’aborto di Città Futura). Forse anche il socialista in rottura con Landella Saverio Cassitti. Voci, appunto, o quantomeno intenzioni dei singoli: bisognerà poi vedere se effettivamente Cavaliere li porterà tutti con sé e quali contrappesi metterà dentro, visto che la lista, stante il nome, dovrebbe caratterizzarsi come “risveglio della società civile”.  

Scelta diversa, invece, per Giuseppe Mainiero che nella sua “Foggia in testa” sta portando dentro avvocati, imprenditori e commercialisti. Di uscente c’è solo Jenny Moffa, ex assessore. E non è un caso: l'idealista di destra si presenta con uno slogan, "Fuori tutto", che spiega a pieno la ratio della sua scelta. Due liste, infine, per Giuseppe Pertosa, ex Forza Italia, in campo con due civiche: lista Pertosa e Forza Foggia.

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