rotate-mobile
Comunali Foggia 2019

Tirate d'orecchie via social in casa Pd, Vaira chiede una 'nuova classe dirigente'. Emanuele: "Candidati"

La politica a colpi di post su Facebook in casa dem. Irrituale uscita del segretario di Foggia che, all'ennesima critica al partito, invita l'autore a "metterci la faccia". Replica dell'avvocato

La politica al tempo dei social. "Tiratina dorecchie" su Facebook da parte del segretario cittadino del Partito Democratico, Davide Emanuele, all'avvocato foggiano Michele Vaira. In risposta ad un post con cui il noto penalista, tessera dem, sollecita la costruzione di una nuova classe dirigente nel PD e la "ricostruzione della Puglia dopo la calamità Emiliano", provoca Emanuele: "Caro Michele, condivido la necessità del rinnovo della classe dirigente. E per questo ti ho chiesto, da tempo, di imboccare la via maestra: candidarti alle elezioni amministrative di Foggia. Hai partecipato attivamente alla scelta di Pippo Cavaliere e candidandoti gli offriresti maggior sostegno che attraverso i post su facebook o i comunicati stampa di comitati civici. Misurati con il consenso della tua comunità. Impegnati ad ottenere la fiducia degli elettori. Adoperati per la soluzione concreta dei problemi concreti delle persone nella massima assise cittadina. Candidati e contribuisci alla vittoria del Partito Democratico e di Pippo Cavaliere. Questo fanno e faranno i nostri candidati al Consiglio comunale: i professionisti, i lavoratori, i militanti che hanno detto "sì, ci metto la faccia per cambiare in meglio Foggia". E noi di questo siamo orgogliosi. Le polemiche non servono".

A stretto giro di post la risposta dell'avvocato Vaira: "Carissimo Segretario. La mia considerazione su Zaia è tutt'altro che una polemica. Così come quella su Emiliano è una mera constatazione (ampiamente condivisa anche da gran parte del nostro popolo). Entrambe assolutamente svincolate dall'imminente consultazione amministrativa locale.

Ritengo che la tua paziente ed efficace opera, condivisa col Segretario Provinciale, di selezione di una nuova classe dirigente vada proprio nella direzione da me auspicata, e consentirà alla nostra città di imprimere un deciso cambio di passo, con la vittoria di Pippo Cavaliere. Una lista di donne e uomini con forte identità, di grandi valori umani, culturali e professionali (rispetto alla quale, come sai, offrirò, privatamente e pubblicamente, tutto il mio sostegno).

Tutto ciò, però, è in assoluta controtendenza con quanto è dato osservare a livello regionale e nazionale. Sai bene che ho preso in seria considerazione l'eventualità di candidarmi, e conosci i motivi che mi hanno indotto a declinare l'invito, che è opportuno, a questo punto, rendere pubblici" scrive Vaira.

Ecco di seguito: "Caro Davide, Cara Lia, ho riflettuto a lungo sulla proposta di candidatura. Rispetto a questa, voglio innanzitutto esprimervi la mia gratitudine per l’elevata considerazione che avete manifestato nei miei confronti, che mi lusinga molto. Se non ho immediatamente declinato, è per il grande rispetto che nutro per il vostro impegno e per l’evidente sforzo di offrire alla città un’offerta politica all’altezza del nostro Partito e dei nostri elettori.

La passione per la sfida, però, non riesce a controbilanciare e superare le molteplici perplessità che vi ho già manifestato.
Innanzitutto non sono convinto della mia adeguatezza al ruolo. Le mie passate esperienze maturate nella politica forense, e i ruoli rivestiti, sono decisamente incompatibili con una partecipazione ad una assise comunale.
Passare da una leadership nazionale, con responsabilità di sintesi, programmazione, proposta legislativa, a un ruolo - altrettante importante ma radicalmente diverso - di tramite tra territorio e amministrazione comunale, impone un cambio di prospettiva che non può essere improvvisato in 45 giorni.


La gestione del tempo, l’organizzazione, la pianificazione, sono caratteristiche che mi hanno consentito di fare (credo) bene tutto ciò di cui mi sono occupato nella mia vita. Anche le sfide più difficili, grazie a queste componenti, le affrontate con passione, fiducia e trasporto, e non certo con l’ansia derivante dall’improvvisazione, che in questo caso sarebbe inevitabile.
Ed è per questo che devo declinare la proposta. Non mancherà il mio impegno per fare sì che il nostro candidato sindaco abbia la meglio e che la lista del PD risulti la più suffragata. Sono certo che non mancherà occasione per impegni in prima persona, nell’ambito di un progetto che abbia quei requisiti che mi facciano sentire a mio agio e mi consentano di esprimermi al meglio".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tirate d'orecchie via social in casa Pd, Vaira chiede una 'nuova classe dirigente'. Emanuele: "Candidati"

FoggiaToday è in caricamento