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Prime prove di Giunta: è questione di modulo, ma la sintesi è lontana

Evidente la volontà di imprimere un'accelerata per la composizione della giunta. Oggi primo incontro tra le forze di maggioranza senza il sindaco Landella. Si allungano i tempi per la proclamazione degli eletti

4-3-1-1 o 2-2-2-1-1-1. Non sono i numeri di due strampalate formazioni calcistiche ma le proposte che vanno emergendo all’interno della coalizione di centrodestra per l’imminente giunta targata Landella al Comune di Foggia. Imminente si fa per dire. La sintesi sembra molto di là da venire. Il primo incontro svoltosi oggi a Palazzo di Città tra i delegati delle varie anime politiche si è rivelato meramente interlocutorio. Nessuna sintesi, che spetterà evidentemente al sindaco, Franco Landella, oggi assente e che i partiti vorrebbero “convocare” già per domani. Al massimo per dopodomani.

Evidente la volontà di imprimere un’accelerata ad un tema cruciale, quello di governo, che a 15 giorni dal voto appare ancora in alto mare (al pari della proclamazione degli eletti). Nell’aula consiliare di palazzo di Città si sono incontra Forza Italia coi delegati Raimondo Ursitti e Pasquale Rignanese, il Nuovo Centrodestra con Ciccio Russo e Franco Di Giuseppe, le Destre Unite con Bruno Longo, Lucio Ventura e Giovanni Longo per la Puglia prima di Tutto, Giuseppe Mainiero per i Fratelli d’Italia. Quindi Luigi Miranda, a tutti gli effetti organico alla maggioranza, coi candidati consiglieri Valerio Vinelli e Carmen Catalano.

Le linee emerse, dicevamo, sarebbero due. In particolare la seconda, il 2-2-2-1-1-1 appunto, che da perfetto manuale Cencelli assegnerebbe da uno a due posti in giunta a tutte le rappresentanze politiche (a Forza Italia, Ncd e DestinAzione Comune quelle più robuste, quindi una per ogni forza minore). Una linea che, sponsorizzata dai “piccoli” sostenuti, pare, da Forza Italia, rischierebbe di ingabbiare il primo cittadino in uno schema che non gli consentirebbe di gestire la maggioranza di governo.

Un problema, passati gli entusiasmi ed i “volemose bene” da campagna elettorale, per il primo cittadino. Quindi, meno quotato, il 4-3-1-1 che vorrebbe i 9 assessori spalmati sulla base del peso specifico di ciascuna politica: qui a fare la parte del leone sarebbe Forza Italia che schiererebbe due interni, i consiglieri eletti Gabriella Grilli e uno tra Gianni De Rosa e Mimmo Verile, quindi due nomi vicini al sindaco, Sergio Cangelli probabilmente e uno tra Joseph Splendido e Francesco Morese della lista del sindaco DestinAzione Comune.

Quindi 3 al Nuovo Centrodestra con D’Emilio vicesindaco, una donna tra Roberto e Mari ed un terzo tra Perdonò ed il eletto Cristiantielli  (il tentativo di Ncd sarebbe comunque di far scorrere fino all’8° della lista). Un nome rappresentativo di tutte le forze minori, infine, ed un esterno di peso, magari alla sicurezza e legalità, sulla scorta di quanto appena fatto a San Severo dal sindaco Miglio con Michele Emiliano.

La quadratura non è semplice. Per il primo cittadino si preannunciano giornate di fuoco, perché non è detto che il clima dei giorni a venire riservi la stessa diplomazia, raccontano gli addetti ai lavori, andata in scena oggi. Alla porta, peraltro, ci sarebbe anche Luigi Miranda che continua a battere sull’accordo politico siglato alla vigilia del ballottaggio e che prevederebbe, a detta dell’avvocato, un assessorato (probabilmente a Vinelli, il più suffragato) oltre alla presidenza del consiglio.

Una empasse che, secondo fonti interne, potrebbe sbloccare solo lo stesso Miranda rinunciando (è questo il pressing di queste ore) alla presidenza del consiglio ed optando per un assessorato, e favorendo così l’ingresso di un suo consigliere.  Difficile che l’avvocato accetti. Di difficile sintesi anche la faccenda con Lavoro e Libertà che, sempre secondo fonti interne, si sarebbe precipitata dal sindaco a batter cassa dopo l’appoggio ufficioso offerto al ballottaggio dai socialisti di Lonigro.

Improbabile per loro un ingresso in giunto (a meno di non voler snaturare il loro profilo di sinistra). Più facile una casella di sottogoverno, attesa anche la vacatio che a breve potrebbe scontare il cda di Amiu Puglia per il quale Landella avrebbe manifestato al presidente Grandaliano la volontà di cambiare entrambi gli amministratori. Ed uno, è notorio, potrà essere di nomina politica. Intanto si allungano di molto i tempi per la proclamazione degli eletti. Fonti interne prevedono che neanche la settimana in corso sarà sufficiente a chiudere la partita. Il primo consiglio comunale potrebbe così tenersi solo a metà/fine luglio. 

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