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Venerdì, 19 Aprile 2024
Comunali Foggia 2014

Franco Landella lancia la ‘DestinAzione comune’: ecco i 32 candidati al Consiglio comunale

I candidati della lista DestinAzione comune sono quindi espressione di quell'impegno civico, professionale, associativo e solidaristico che in questi anni, spesso, ha supplito alle carenze istituzionali

«Cambiare Foggia significa mettere in circolo energie nuove, competenze diffuse e passioni profonde. Significa riscoprire l’orgoglio e l’identità di essere foggiani, restituire importanza all’impegno civico e dar voce alle migliori idee». Così Franco Landella, candidato sindaco di Foggia per la coalizione di centrodestra, nel suo intervento durante la manifestazione di presentazione della lista DestinAzione comune, tenutasi ieri nella cornice dell’Altrocinema Cicolella. «Dopo dieci anni di politica autoreferenziale, sorda alle richieste della città e chiusa nel palazzo, abbiamo scelto di dare una rappresentanza a quanti ogni giorno lavorano per il bene comune – ha affermato Landella –. La rinascita della nostra comunità passa infatti per la costruzione di un percorso inclusivo, che metta a servizio della collettività esperienze e saperi, sensibilità e attitudini. La nostra idea è che per risollevare la città dal baratro in cui il centrosinistra l’ha fatta sprofondare occorra recuperare un’idea condivisa di città, all’interno della quale è necessario il contributo diretto ed operativo di tutti. Foggia non ha bisogno di capi né di detentori della verità rivelata ma di un’azione congiunta e di un lavoro di squadra».

«DestinAzione comune nasce dunque dalla consapevolezza che il destino di Foggia sarà il frutto di un’azione comune, fatta di uomini e donne che hanno già dimostrato il proprio valore e che oggi decidono di mettersi al servizio non di una vittoria elettorale ma della costruzione di una città migliore, più vivibile, più attenta ai bisogni dei cittadini in difficoltà, più capace di sostenere ed incentivare l’imprenditoria creando nuova occupazione – ha spiegato il candidato sindaco della coalizione di centrodestra –. Sarà un lavoro difficile, perché sarà difficile ripartire dalle macerie provocate da dieci anni di governo del centrosinistra. Nello stesso tempo, però, è una sfida esaltante, per la quale ringrazio sinceramente e non in modo retorico tutti i 32 candidati di questa lista. Con loro intendiamo restituire una prospettiva ed una speranza ad una comunità che è stata tradita e che oggi si sente sfiduciata». I candidati della lista DestinAzione comune sono quindi espressione di quell’impegno civico, professionale, associativo e solidaristico che in questi anni, spesso, ha supplito alle carenze istituzionali. «Donne e uomini, ragazze e ragazzi – ha sottolineato Landella – che dal basso, lontano dai riflettori, hanno incarnato e rappresentato quella Foggia migliore che adesso ha il diritto ed il dovere di essere protagonista della svolta».

«Alle nostre spalle c’è la Foggia maltrattata, mortificata, abbandonata. L’emergenza rifiuti, l’incuria degli spazi pubblici, il decoro urbano calpestato sono i frutti avvelenati di un centrosinistra che non ha saputo ascoltare la città, incapace di recepire le sue istanze e di dare risposte ai suoi bisogni. Noi possiamo invertire la rotta. Possiamo ridare un senso al nostro orgoglio e al nostro senso di appartenenza – ha spiegato il candidato sindaco della coalizione di centrodestra nel corso del suo intervento –. La Foggia che abbiamo in mente è una città senza privilegi, senza rendite di posizione, senza poteri che soffochino il popolo, senza cittadini di serie A e cittadini di serie B. Una città che recuperi la sua dignità, che rivendichi i suoi diritti a Roma come a Bari, senza timori o complessi d’inferiorità. Perché la nostra è una delle più grandi ed importanti città del Mezzogiorno d’Italia. Foggia è la porta della Puglia e noi siamo qui per ricordarlo ed affermarlo».

                                                  

Franco Landella ha poi toccato alcuni dei punti qualificanti della proposta politico-programmatica che la coalizione di centrodestra offre alla città. «Siamo decisi a valorizzare le giovani generazioni tenute troppo spesso ai margini della vita pubblica, a sostenere le imprese che possono e devono essere messe finalmente nelle condizioni di esprimere tutto il proprio potenziale. Un potenziale che significa nuova economia e nuova occupazione – ha detto il candidato sindaco –. E proprio sul fronte dello sviluppo il Villaggio degli Artigiani e la zona industriale Asi devono tornare ad essere il cuore pulsante della nostra economia. Vogliamo contribuire al raggiungimento di questo obiettivo intervenendo sull’ammodernamento delle loro infrastrutture materiali ed immateriali e riducendo i costi energetici sostenuti. Creando le condizioni affinché Foggia sia un luogo in cui investire e non dal quale fuggire. Il Comune non può più essere inteso come una fabbrica di posti di lavoro. Questa finzione va cancellata. Sono le imprese a produrre lavoro, mentre all’Amministrazione comunale spetta il compito di costruire le condizioni affinché ciò avvenga. Da questo punto di vista dobbiamo essere al fianco del mondo del commercio – ha evidenziato Landella – che non può più sopportare il peso di una pressione fiscale divenuta intollerabile».

La costruzione di una città più vivibile passa evidentemente anche «dalla capacità di riappropriarci dei nostri spazi, dei nostri luoghi di incontro e di aggregazione. I luoghi in cui ci riconosciamo e che sono i simboli della nostra identità. Oggi questi luoghi sono abbandonati, ridotti a ruderi: da parco San Felice all’anfiteatro Mediterraneo – ha ammonito il candidato sindaco del centrodestra –. Noi dobbiamo riempirli di vita e contenuti, affidandone attraverso bandi pubblici la gestione a chi ha idee e progetti. Questa è la filosofia che ci permetterà anche di riqualificare le periferie, sottraendole a quell’isolamento che sempre più spesso è il contesto in cui maturano devianze e emergenze sul piano della sicurezza. Non vogliamo occupare il Comune. Vogliamo al contrario restituirlo ai cittadini, perché ciascuno di loro si senta sindaco di Foggia. Il primo nemico da sconfiggere è l’idea che nulla possa cambiare».

Rivolgendosi poi al mondo dell’associazionismo Landella ha espresso la ferma volontà di renderlo «protagonista di un cambio di pagina che nasce dal basso. Penso al mondo della Chiesa e della solidarietà che ha tanto da insegnarci e dal quale vogliamo imparare. A chi sta quotidianamente in trincea chiediamo un aiuto, chiediamo di starci vicino, di sollecitarci interventi e di indicarci vie nuove per rispondere alla crisi economica che mette in ginocchio le famiglie – ha rimarcato il candidato sindaco –. Ed è proprio alle famiglie che guardiamo come ad una grande risorsa».

Una rete di relazioni virtuose, insomma, che abbia nelle eccellenze cittadine il proprio punto di forza, anche con riferimento «al mondo della scuola e della formazione, perché è lì che si costruiscono le coscienze, il senso civico ed i cittadini di domani. Non possiamo intervenire sul piano di studi dei nostri istituti. Possiamo però stringere una forte collaborazione con i Dirigenti Scolastici, elaborando progetti che valorizzino il nostro patrimonio storico e culturale, che promuovano la cultura della legalità e l’amore per Foggia, che mettano in connessione i percorsi di istruzione con la nostra Università, il mondo delle professioni, con le vocazioni del territorio e con le opportunità occupazionali esistenti – ha annunciato Landella –. Dobbiamo farlo soprattutto oggi, nel momento in cui la Riforma delle Province lascia un punto interrogativo su un settore strategico come quello della formazione professionale. Dobbiamo farlo per i nostri figli, per mettere fine a quella fuga che le statistiche ci raccontano in modo drammatico. DestinAzione comune nasce dalla nostra volontà di sconfiggere la rassegnazione e di regalare alla nostra città un nuovo grande sogno – ha concluso il candidato sindaco della coalizione di centrodestra –. Perché il destino di Foggia lo scriviamo insieme».

I 32 candidati di DestinAzione comune sono Saverio Augenti, Ottavio Battista, Alfonso Buono, Rita Capaccio, Pasquale Cataneo, Giuseppe Conte, Marina Corvino, Maria Assunta d'Elia, Salvatore de Martino, Giusy Di Brisco, Michela Falcone, Antonella Fusillo, Michele Granatiero, Massimo Granato, Tamara Ieluzzi, Rosa Impagliatelli, Antonio La Daga, Emilio La Manna, Annalisa Lambiase, Gianluca Maffei, Vittorio Mancini, Daniele Mobilia, Francesco Morese, Mauro Pagano, Marisa Pellegrino, Concetta Perdonò, Bonaventura Russo, Pasquale Schiavone, Joseph Splendido, Annamaria Tiritiello, Antonio Vigiano e Brigida Villani.

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