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Comunali Foggia 2014

Macosda Salvatori, candidata consigliere nella lista ‘Destre Unite’ con Landella

Scheda di Maria Salvatori, conosciuta come Macosda, candidata al Consiglio comunale di Foggia con la lista 'Destre Unite' a sostegno della candidatura a sindaco di Franco Landella

CHI SONO | Mi chiamo Maria Salvatori conosciuta come Macosda, nata a Roma da genitori foggiani e dove ho vissuto fino al 1985 per poi trasferirmi nella “mia” città: Foggia. Sono laureata in Scienze Politiche e, nel 2004 ho vinto il concorso del Comune di Foggia per agente del Corpo di Polizia Municipale. Il 24 aprile ho chiesto l’aspettativa per partecipare alla competizione elettorale come candidata per il rinnovo del Consiglio Comunale di Foggia.

PERCHE’ MI CANDIDO | La mia esperienza professionale decennale nel Corpo di Polizia Municipale, mi ha permesso di venire a conoscenza delle problematiche e delle criticità in cui versa la città. Credo che il Consiglio Comunale abbia bisogno di una voce viva per far fare a Foggia e ai foggiani gli ulteriori salti di qualità che si merita. Ho accettato la candidatura con la lista Destre Unite a sostegno di un programma incentrato sul rinnovamento morale, economico e sociale che prevede la partecipazione dei cittadini. Al centro del mio impegno è la Comunità e l’attenzione alle problematiche sociali. Grazie alla preziosa collaborazione con l’Assessore alla Polizia Municipale e alla Sicurezza Franco Arcuri, ho avuto modo di capire, in prima persona, quali siano le principali esigenze della popolazione: legalità e sicurezza.

LE MIE PROPOSTE

Potenziamento del Corpo di Polizia Municipale. Questo per avere maggiori controlli e, dunque, maggiore sicurezza anche nelle zone periferiche della città e nelle borgate. Nel potenziamento della Polizia Municipale è implicito, naturalmente, risolvere definitivamente la situazione dei  56 vigili ancora con contratto part-time con la corresponsione dello stipendio contrattuale previsto dal bando di concorso.

Più cultura per la città. Credo che dove ci sia poca cultura ci sia anche poca possibilità di crescita. Ecco perché sono convinta che la cultura, sotto ogni sua forma, debba essere incentivata. A partire dalle periferie, dai quartieri. Asserire la necessità della riapertura del teatro Giordano è sin troppo facile. Ma cultura significa anche il recupero di edifici e piazze storiche della nostra città; valorizzare soprattutto i piccoli centri di aggregazione delle periferie e dare la possibilità, davvero a tutti di “fare cultura”.

Il recupero del Centro Storico con il Piano di Recupero del professor Leonardo Benevolo approvato dal Consiglio Comunale ma rimasto lettera morta. A questo tema va connesso quello del centro antico di Foggia con la riqualificazione dei cosiddetti “quartieri settecenteschi” prevista dall'urbanistica Benevolo nel suo piano regolatore come filosofia della “crescita zero” nelle periferie proprio per riqualificare i “bassi” sorti dopo il terremoto del 1731.

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