Nel centrodestra foggiano c’è confusione. Dopo Forza Italia e La Destra anche Fratelli D’Italia tira fuori il nome del suo candidato sindaco: è Giuseppe Mainiero, il coordinatore cittadino del partito e già candidato alla Camera dei Deputati, che si aggiunge ai nomi di Franco Landella e di Bruno Longo. E’ così, dal nulla, nel giro di pochissime ore, sono saliti a tre i papabili del centrodestra che potrebbero guidare la coalizione in vista delle elezioni del 25 e 26 maggio prossimi.

“Prendo atto con rammarico che la riunione del centrodestra indetta per oggi è andata nuovamente deserta e questa volta senza alcun motivo valido”, così Domenico Farina portavoce provinciale di Fratelli d’Italia – che aggiunge - “Non capisco il motivo per cui si continui a prendere tempo e ricordo a me stesso che nell’ultimo incontro si era deciso che entro il 31 gennaio la coalizione avrebbe dovuto esprimere una candidatura condivisa, senza della quale sarebbero state indette le elezioni primarie. Il 31 gennaio è passato, due riunioni sono andate a vuoto, delle primarie non si parla neppure e tutto sembra fermo al punto di partenza.

E prendo atto che il coordinatore regionale di Forza Italia ha indicato Franco Landella quale candidato sindaco al comune di Foggia e che Paolo Agostinacchio, coordinatore regionale della Destra ha indicato, invece, Bruno Longo. Per quello che mi riguarda ed a nome del partito indico quale candidato sindaco di Fratelli d’Italia il dott. Giuseppe Mainiero, coordinatore cittadino del partito e già candidato alla Camera dei Deputati”

Mimmo Farina conclude: “Anche noi auspichiamo che si arrivi ad una candidatura condivisa, ma purtroppo non c’è più tempo da perdere: in assenza di una designazione unitaria si va ad elezioni primarie. Questi erano i patti e lo sanno tutti. Per quello che ci riguarda non abbiamo alcuna intenzione di perdere altro tempo in discorsi che poco appassionano, per cui se non si dovesse arrivare ad un chiarimento in questa settimana, Fratelli d’Italia deciderà in piena autonomia cosa fare e con chi. Continuare con i vecchi riti della politica è un gioco che non ci entusiasma, viceversa non avremmo abbandonato il Pdl per aderire a Fratelli d’Italia”