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Primarie a Foggia, Lega e centrodestra 'scaricano' Landella: "Candidato sindaco lo scegliamo il 10 febbraio"

Lega, Fratelli d'Italia e Noi con l'Italia - Direzione Italia pronti ai gazebo. Scelta anche la data: "Sarà election day per Foggia e Bari". Possibilità di allargare le primarie anche ad altri comuni. Forza Italia che farà?

“Se manca la strada, la faremo camminando”. Così Enrico Balducci, segretario provinciale della Lega Bari, sintetizza il percorso delle primarie che da oggi si avvia in tre quarti della coalizione del centrodestra per le amministrative 2019 di Bari e di Foggia. Dal Fortino Sant’Antonio del Lungomare levantino, i segretari regionali di Lega (Andrea Caroppo), Fratelli d’Italia (Erio Congedo), Noi con l’Italia – Direzione Italia (Francesco Ventola) e i provinciali (per Foggia c’era anche il consigliere regionale Giannicola De Leonardis) mandano un messaggio agli alleati, o potenziali tali: “da oggi si insedia il tavolo delle primarie, quello che definirà le regole” hanno detto, illustrando la tabella di marcia di massima, che è serrata: entro metà dicembre la definizione del regolamento, entro la metà di gennaio la presentazione delle candidature, il 10 febbraio (o comunque nella prima metà di febbraio) la celebrazione delle primarie. E sarò un election day, vale a dire i gazebo, tanto a Bari quanto a Foggia, si svolgeranno in un unico giorno. La location del Fortino è simbolica: perché noi vogliamo espugnare questa città, ha detto Caroppo. Tant’è che l’appello non è solo a Forza Italia ma a tutto il civismo alternativo al centrosinistra.

“Il percorso è ormai avviato ed è irreversibile” ha detto ancora il segretario leghista, che ha aperto alla possibilità che le primarie si possano svolgere anche nei comuni superiori ai 15mila abitanti chiamati al voto (vedi  San Severo e Lucera in Capitanata). Le valutazioni sono rimandate ai livelli provinciali (che su Foggia, per la Lega, è lo stesso Caroppo, commissario).

Dopo giorni di incontri e di scontri, di tavoli consumati e rinviati, la mossa di queste forze politiche mette all’angolo gli azzurri che solo nei giorni scorsi con il commissario Mauro D’Attis sfoggiavano ottimismo rinviando a dopo l’Epifania la scelta di un candidato autorevole: “Noi li aspettiamo, pazientemente” ha detto Congedo, “perché auspichiamo che anche Forza Italia, così come altre forze civiche di centrodestra o comunque alternative al centrosinistra, si uniscano in questo percorso. Sappiamo che i segretari regionali e provinciali di Forza Italia stanno lavorando sui livelli nazionali”.

Landella a Foggia? “La Lega gli ha dato dimostrazione di voler preservare l’unità impedendo che si sciogliesse l’amministrazione (il riferimento è alla seduta consiliare burrascosa di ottobre sul Dup, ndr). Pertanto, credo che “Landella possa comprendere quanto sia necessario affidarsi a questo strumento, anche perché è in condizione di vincere le primarie”. “E’ una scelta che va a rafforzare anche lui” ha chiosato ancora Ventola, rispondendo ai cronisti. E sarà proprio Landella il problema più grande a livello regionale per la coalizione, che rischia seriamente di dividersi: perché il sindaco uscente del capoluogo dauno non ha alcuna intenzione di farsi da parte e ha già bollato l’esclusione delle primarie come una “questione di dignità politica”, mentre D’Attis si lanciava nella promessa al Palazzetto dell’Arte solo dieci giorni fa: “Costruiremo attorno a Landella una coalizione forte”. Oggi verrebbe da dire: con chi? Il solco è tracciato, ora sta agli azzurri prendere o lasciare.

Anche se i toni degli (ex?) alleati restano concilianti per il momento, è naturale. “Non è un momento definitivo, di rottura” ha detto Caroppo. “Oggi definiamo la strada. Insedieremo un tavolo con le forze politiche presenti ma anche con tutti coloro, a partire da Forza Italia e civiche alternative al centrosinistra, che vogliano starci”. “Si dice – ha continuato-  che il centrodestra non abbia nel suo dna le primarie, non è vero: le abbiamo fatte cinque volte negli ultimi 5 anni (Trani, Lecce, Terlizzi, Putignano, Brindisi) e in tutte e cinque le occasioni il centrodestra ha ipotecato il ballottaggio ed ha vinto. “Quindi, checchè qualcuno ne pensi, riteniamo che le primarie siano particolarmente determinanti e vincenti”. Perché è una mobilitazione di popolo, dicono, e i cittadini faranno vincere un centrodestra compatto.

Per Congedo “sarà un grande momento di partecipazione e coinvolgimento dal basso” e quello di oggi, avverte, “è un punto di non ritorno: mi auguro – ha aggiunto- che sia anche il metodo per individuare i candidati in tutta la regione Puglia ed anche per le regionali del 2020. Il tavolo di oggi ci auguriamo non sia esaustivo”.

Per Ventola si tratta della “scelta migliore”. Tutti hanno escluso il rischio di “inquinamento” dei gazebo: “quando il centrodestra le ha svolte, non ci sono stati casi di inquinamento, le primarie arcobaleno le lasciamo ad Emiliano”.

Sui possibili candidati bocche cucite. Solo Caroppo ha confermato che quello della Lega già individuato per Bari non dovrebbe essere in dicussione. A Foggia starebbe scaldando i motori il presidente del consiglio Luigi Miranda, se non altro per ciò che concerne il passaggio nella Lega, che dovrebbe avvenire a brevissimo, secondo indiscrezioni. Sempre secondo indiscrezioni, al segretario regionale leghista non dispiacerebbe affatto che a misurarsi alle primarie foggiane sia proprio il giovane avvocato foggiano. Dopo questa prova di forza, gli occhi sono tutti puntati su Forza Italia. Cosa faranno Landella, di Mauro e D’Attis?

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