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Zapponeta: disoccupazione dipendenti La.Ma Fruit e Agricola De Feo

Rizzi: “Alzare il “tono” della protesta è da considerarsi un atto di forza del tutto inutile e velleitario che non può in alcun modo contribuire a abbreviare i tempi dovuti per le operazioni di accertamento”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

COMUNICATO STAMPA DEL SINDACO DI ZAPPONETA DOMENICO RIZZI

In riferimento alle drammatiche problematiche inerenti alcuni dipendenti di due aziende agricole di Zapponeta (la “La.Ma. Fruit” e l’“Agricola De Feo”) per l’ottenimento di quanto spettante in termini di indennità di disoccupazione, si comunica che questa Amministrazione ha sempre operato con la massima sollecitudine nel ricercare, in collaborazione con le istituzioni e le rappresentanze sindacali interessate e nel rispetto del proprio ruolo istituzionale, una soluzione intesa a soddisfare ogni legittima richiesta anche in considerazione della rilevanza economica del comparto agricolo nonché della necessità di promuovere il benessere collettivo con il favorire la rapida risoluzione di conflitti e vertenze sociali e del lavoro. rizzi_original-2

In base alle informazioni a nostra disposizione, che sono certamente verificabili, consideriamo perfettamente adeguato alla drammatica gravità della situazione l’impegno fin qui profuso da parte dei dirigenti e funzionari provinciali dell’INPS. Impegno che non possiamo fare a meno di valutare come uno sforzo intenso e costante  che viene straordinariamente realizzato proprio al fine di addivenire ad una tempestiva risoluzione della vertenza nell’interesse della legalità e della collettività. E’ ovvio che l’esame e la risoluzione delle questioni specifiche necessiti di tempi tecnici difficilmente comprimibili anche in considerazione del fatto che le problematiche relative alle aziende in questione rappresentano due “casi” sostanzialmente differenti nonostante la conseguenza ultima sia, purtroppo, la medesima: ovvero il mancato percepimento di quanto spettante ai lavoratori in termini di indennità di disoccupazione.

Riteniamo che   in questo momento di complessa e faticosa ricostruzione degli avvenimenti e di raccolta della documentazione (agli inizi di settembre circa 100 lavoratori sono stati sentiti uno per uno dai funzionari INPS) alzare il “tono” della protesta per la necessaria attesa di carattere procedurale sia da considerarsi un atto di forza del tutto inutile e velleitario che non può in alcun modo contribuire a abbreviare i tempi dovuti per le operazioni di accertamento.

Soprattutto ci preme inviare un messaggio di speranza ed un invito a mantenere la calma (con l’auspicio che si possano evitare strumentalizzazioni)  ai dipendenti agricoli direttamente coinvolti - che in questo contesto di contrapposizione rappresentano i soggetti più deboli - ed alle loro famiglie; le quali affrontano (in un periodo di crisi economica generalizzata) eccezionali ed intollerabili privazioni causate da inadempienze e manchevolezze attribuibili ad altri: sappiano che il nostro impegno per difendere i diritti legalmente riconosciuti ad ogni soggetto economico e produttivo non verrà mai meno, così come continuerà senza alcun dubbio la nostra determinazione ad incentivare – collaborando insieme a tutti gli attori interessati - una rapida soluzione di ogni vertenza nell’ambito del più rigoroso rispetto dei ruoli.

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