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La differenziata cola a picco, Marino accusa: "Ma aumentano le tasse sui rifiuti”

Per l'esponente di Area Pd, “a San Severo la raccolta differenziata è passata dal 63% al 46%. Il servizio è peggiorato anche se hanno assunto circa 30 persone, ad aprile 2015, alla vigilia delle regionali"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

"Si parla spesso di economia circolare, di sostenibilità, di lotta agli sprechi e utilizzo dei rifiuti. Ma qui a San Severo e anche a Bari hanno mai lavorato alla creazione di questa nuova opportunità?". A porsi la domanda è Dino Marino, esponente Pd, area "Azione Pd".

Spiega Marino, "quelli di prima non hanno voluto gestire ambiti di raccolta ottimali (ARO) per l'organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti da parte delle aggregazioni di comuni, gli attuali amministratori l'hanno boicottato. Senza dimenticare che, il 23 marzo scorso, il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, aveva messo in luce tutte le criticità del sistema di gestione dei rifiuti in Puglia passando in rassegna tanto le responsabilità dei comuni quanto quelle della Regione".

Per l'esponente Pd, "a San Severo la raccolta differenziata è passata dal 63% al 46%. Il servizio è peggiorato anche se hanno assunto circa 30 persone, ad aprile 2015, alla vigilia delle regionali, peccato che il nostro purosangue è stato azzoppato e non ha raggiunto il traguardo. Quasi venti punti percentuali in meno in materia di differenziata, mentre si perdono finanziamenti per complessivi 8 milioni e 300mila euro. La conseguenza sarà un aumento della tassa sui rifiuti solidi urbani: i cittadini pagheranno a caro prezzo i tanti errori amministrativi commessi".

Quanto alla questione gara, Marino precisa: "questa gara giunge dopo due proroghe. Avremmo dovuto fare una gara unica per l'ARO, invece, siamo ancora qui: senza economie di scala e senza nessuna politica sulla gestione dei rifiuti con la crescente preoccupazione dei lavoratori e dei cittadini. Una proposta d'appalto eventualmente anti economica. I cittadini pagano le tasse, il gettito della Tasi è aumentato di circa 300 mila euro, mentre manca una politica di risparmio di efficienza, una politica capace di tutelare l'ambiente e far diventare i rifiuti una risorsa. Insieme alla tassa aumenta solo il pressappochismo".

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