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Buonarota contro il ‘Lonigro pensiero’ a prescindere: “Mi dimetto da Socialismo Dauno”

Il consigliere comunale di Foggia eletto nella lista ‘Lavoro e Libertà’, si toglie più di un sassolino dalla scarpa sulla “raccolta delle ciliegie” e il voto all’attuale sindaco Landella dell’8 giugno scorso

Il consigliere comunale Luigi Buonarota, il più suffragato alle scorse elezioni comunali, si dimette da Socialismo Dauno, dopo quattro anni. 

LA NOTA DI BUONAROTA. In occasione della riunione tenutasi giovedì 16 ottobre presso la sede dell’associazione Socialismo Dauno in Foggia ritengo sia stata sancita, definitivamente ed irrimediabilmente, la divergenza di vedute tra il sottoscritto e il consigliere regionale Lonigro. Con grande passione e credo politico aderii al progetto di Socialismo Dauno nell’anno 2010, la stessa passione con la quale ho sostenuto la competizione elettorale del consigliere Lonigro negli anni rispettivamente 2000, 2005 e da ultimo 2010.

Mi duole, oggi, riconoscere di far parte di un movimento che non è più luogo di condivisione, partecipazione, responsabilità: un movimento e un progetto in cui la democrazia sembra aver lasciato il posto all’unica volontà di un “solo uomo”, senza dare, invece, la possibilità agli altri di pianificare “insieme” una direttrice atta ad un ricambio generazionale... In detta ultima riunione ho esternato il mio pensiero… ovviamente difficilmente percepibile da coloro i quali condividono il “Lonigro pensiero” a prescindere …

Mi duole, ancora, ricordare che molti compagni e candidati della lista ‘Lavoro e Libertà’, lo scorso 8 giugno hanno votato per l’attuale sindaco Landella, consegnando la città al centrodestra, quando invece l’impegno deliberato in assemblea (contrari e convinti di votare centro sinistra il sottoscritto e qualche compagno) era di astenersi dal voto, recandosi in quella data presso le campagne del consigliere regionale a “raccogliere ciliegie”.

In realtà lo scorso 8 giugno di ciliegie se ne sono raccolte ben poche, visto che buona parte dei compagni e candidati della lista Lavoro e Libertà, contravvenendo agli impegni presi, in frode alle radici politiche del movimento, a quello spirito socialista che avrebbe dovuto ispirarlo, hanno ahimè votato il sindaco di centro destra a causa del mancato rispetto dell’accordo di apparentamento tecnico con il candidato Sindaco Marasco ma ancor più, presumibilmente, per un mancato accordo, a dire dei più informati, … con Michele Emiliano in proiezione delle regionali 2015…

La strada intrapresa con le ultime vicende politiche mi induce ad adottare azioni forti, pur se dolorose. Si è sgretolato quel progetto originario per il quale anche il sottoscritto, nel suo piccolo, aveva contribuito alla sua nascita e crescita.

Ebbene, le domande che pongo a me stesso nascono spontanee: è lecito avere opinioni diverse? È ammissibile essere offeso e attaccato in riunione soltanto perché il sottoscritto, dandone le proprie motivazioni, non condivide il pensiero del consigliere regionale Lonigro? È giusto che una sola persona decida, comunichi pubblicamente per poi convocare gli organi politici preposti?

È forse traditore chi pone questioni politiche nell’interesse e nel rispetto di chi lo ha votato o lo è chi tradisce nei fatti il programma presentato agli elettori?  A causa, dunque, del ripetuto susseguirsi di azioni e decisioni prese dai singoli, per me incomprensibili e inaccettabili come uomo, come cittadino e come politico socialista, il sottoscritto si dimette dall’associazione Socialismo Dauno, confermando nel contempo la propria disponibilità alle istanze di tutti quei compagni liberi dalle logiche oligarchiche del movimento.

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