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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Cagnano Varano

A Cagnano Varano si dimette Giovanni Conte, assessore al Bilancio

"Non ha approvato l'aumento delle tasse comunali voluto dal sindaco Nicola Tavaglione e dalla sua maggioranza". La decisione dopo il consiglio comunale del 29 ottobre

Nel giorno del consiglio comunale più atteso (29 ottobre 2012), in quanto necessario all’approvazione del bilancio comunale, la rottura in casa di Sinistra Ecologia e Libertà è arrivata: l’assessore al bilancio e alle politiche energetiche Giovanni Conte si è dimesso, non approvando la nuova politica economica del Sindaco Nicola Tavaglione e della sua amministrazione.

Così Conte subito dopo le dimissioni: “il consiglio, nonostante il momento storico di grande difficoltà per le famiglie di Cagnano, ha aumentato la pressione fiscale mettendo ulteriormente le mani nelle tasche dei cittadini. In un colpo solo hanno aumentato l’IMU per la seconda casa allo 0,96%, l’addizionale comunale IRPEF allo 0,8%, le imposte per i servizi a domanda individuale e la TARSU del 20%. È evidente che siamo di fronte a scelte scellerate che, già in assenza di una situazione economica positiva e di politiche di sviluppo del territorio, costringeranno sempre più famiglie ad abbandonare la terra natia”.

Stesso partito, stessa giunta, ma posizioni differenti in tema di pressione fiscale. È questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Continua Conte: “non è possibile che il prelievo fiscale venga aumentato, ma i servizi erogati rimangano identici a quelli del 2011. Così diventiamo ladri legalizzati e ci allontaniamo dalla nostra missione: il benessere dei cittadini”.

Non è la prima volta che Conte lascia la delega assessorile. Questa, però, sembra essere definitiva. Un assessore al bilancio che non approva il bilancio è cosa seria e sta creando non poco imbarazzo al sindaco Nicola Tavaglione. 

Già da diversi mesi l’idillio politico tra i due erano finito. Troppe le divergenze, soprattutto nella concezione della politica e della democrazia. Nella lettera di dimissioni Conte afferma: “nulla di personale ho nei confronti del  sindaco, ma vi è una divisione insanabile dovuta  alla sua tracotanza e alla sua negativa e sbagliata concezione della democrazia. Vede come una minaccia o un complotto ogni dissenso, la democrazia non è certo la tirannia di una maggioranza”.

Parole dure, forti, che invitano il partito stesso a una riflessione, soprattutto in vista delle primarie per la leadership del centrosinistra.  Conte, dunque, da oggi è diventato un consigliere di minoranza che promette battaglia: “continuerò a fare politica, innanzitutto pianificando una serie di assemblee e di incontri pubblici per spiegare a Cagnano e ai suoi cittadini il perché della mia scelta e in che modo – inascoltato da parte del sindaco Nicola Tavaglione e di tutta la sua amministrazione – sarebbe stato possibile evitare l’inasprimento della pressione fiscale”.

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