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De Leonardis attacca la Regione: "Subappennino Dauno abbandonato"

Il consigliere regionale del Nuovo Centrodestra si scaglia contro la Regione per lo Smantellamento dell'ospedale Lastaria di Lucera, e per la chiusura del Distretto Socio-Sanitario di Troia-Accadia

Il consigliere regionale del Nuovo Centrodestra Giannicola De Leonardis, si scaglia contro la regione Puglia, a proposito di alcune azioni che a suo dire hanno danneggiato i paesi del Subappennino.

“II Subappennino dauno è stato completamente dimenticato e abbandonato dalla giunta regionale, nonostante i milioni e milioni di euro garantiti dai fondi comunitari derivanti dall’Obiettivo 1 per il sostegno da garantire alle aree depresse, e che invece vengono impiegati altrove", afferma De Leonardis.

"La sistematica opera di smantellamento dell’Ospedale Lastaria di Lucera - prosegue - nonostante le ingenti risorse investite nel tempo (e con il declassamento del Pronto Soccorso in ‘Punto di primo intervento territoriale’ che rappresenta solo l’ultimo, triste atto); e la parallela chiusura del Distretto Socio-Sanitario di Troia-Accadia, per favorire l’accorpamento e la creazione di un abnorme Distretto che va da Lucera a Troia, determineranno forse risparmi per le casse regionali, ma i costi sociali che pagherà una collettività vittima di una costante discriminazione e penalizzazione saranno altissimi".

"Proprio perché sono stati picconati e demoliti, mattone dopo mattone, presidi che rappresentavano e rappresentano un riferimento di vitale importanza per le popolazioni dei numerosi comuni che insistono in quell’area, già alle prese con infrastrutture non all’altezza e difficoltà nei collegamenti in particolare nei mesi invernali. In caso di interventi di particolare tempestività da assicurare, gli ospedali di riferimento diventano così il Policlinico ‘Riuniti’ di Foggia, già congestionato oltre ogni limite e misura accettabile -e basta affacciarsi in un qualsiasi giorno in qualsiasi orario al Pronto soccorso o in qualsiasi reparto per rendersene conto -; oppure l’ospedale di San Severo, non ancora adeguatamente attrezzato. Con ulteriori chilometri e minuti di distanza che potrebbero rivelarsi fatali.  E con buona pace del sindaco di Lucera Tutolo che si incatena davanti ai cancelli della Asl, ma non riesce a ottenere nient’altro che promesse e rassicurazioni, con contorno di passerelle a uso mediatico/elettorale, che si trasformano in beffe e delusioni per i cittadini”, ha concluso.

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