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Sabato, 20 Aprile 2024
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Corteo “C’è chi dice no”, Sel: “Foggiani intelligenti, non si faranno strumentalizzare”

Sel Capitanata: Il dissesto sarebbe stato il colpo di grazia per una città come la nostra, che deve assolutamente rimanere unita per cercare di comprende e capire come rinascere piuttosto che dividersi e sdegnarsi per una ipotesi di fallimento

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Comunicato stampa SEL di Capitanata sul corteo "C'è chi dice no" organizzato contro il governo Mongelli.

"A poche ore dal corteo di protesta contro le presunte inefficienze della Giunta e del Sindaco del capoluogo dauno che è stato organizzato dai Consiglieri di opposizione, Sel di Capitanata intende manifestare espressamente la propria vicinanza ed il proprio sostegno al Sindaco di Foggia, Ingegner Gianni Mongelli. Il nostro partito è pienamente consapevole delle enormi difficoltà che il Comune affronta in questi giorni in relazione alla drammatica situazione di bilancio e siamo altrettanto coscienti del fatto che queste enormi problematiche incidono direttamente ed in maniera concreta sulla qualità della vita dei cittadini foggiani. 

Riteniamo, invero, che l’azione del Sindaco sia da considerarsi adeguata a risollevare la città da questa condizione di sofferenza e, valutando l’origine e la gravità delle problematiche che interessano il capoluogo dauno, è impensabile (a meno che non si intenda strumentalizzare i fatti piuttosto che analizzarli) imputare precise e circoscritte responsabilità relativamente all’operato della Giunta. Piuttosto - non è possibile non evidenziare come siano state le politiche anti meridionaliste e di limitazione delle risorse agli Enti Locali attuate dal Governo nazionale a contribuire a rendere molto difficile ed ardua la “ricostruzione” (amministrativa e finanziaria) della nostra città.

Ci appare ovvio (e non ci meraviglia più di tanto)  che l’iniziativa di protesta organizzata da alcuni consiglieri di opposizione intenda far leva sul disagio evidente e comprensibile di tutta la cittadinanza. Eppure, conoscendo il carattere e l’intelligenza dei foggiani, siamo certi che non consentiranno di farsi strumentalizzare in questo modo e proprio da coloro che negli anni passati hanno contribuito attivamente (oppure omettendo il necessario controllo) alla realizzazione di quelle nefaste e sconsiderate determinazioni che ci avrebbero condotto fin sull’orlo del baratro, a pochi passi dal dissesto, ossia a pochi passi da uno stato di crisi “formalizzata”  a cui eravamo quasi inevitabilmente destinati e che ci è stata fin qui scongiurata proprio grazie all’impegno del Sindaco - il che è un merito che non viene, a nostro avviso, adeguatamente considerato. 

Il dissesto sarebbe stato il colpo di grazia per una città come la nostra, che deve assolutamente rimanere unita per cercare di comprende e capire come rinascere piuttosto che dividersi e sdegnarsi per una ipotesi di fallimento che, pur se ancora angosciosamente adombrabile, si può comunque evitare. Da questo “fantasma” del dissesto - e soprattutto dalla paura di non essere in grado di farcela -  Foggia non è ancora riuscita a liberarsi, anche perché non è possibile risolvere una situazione di degrado originata da decenni di cattiva gestione nel giro di due anni di governo.

Ma a parte questo, le problematiche di bilancio che interessano questa città sono talmente delicate che meriterebbero un’analisi ed una considerazione diversa - più “onesta” ed obiettiva - da parte delle opposizioni. Noi di Sel di Capitanata intendiamo, pertanto, collaborare positivamente con l’amministrazione Mongelli - lo facciamo fin dall’inizio - ed il nostro fine sarà quello di progettare il futuro della città di Foggia anche dopo la sua rinascita (che sappiamo prossima) a partire da queste rovine di degrado e di mala gestione che nessuna persona onesta ed intelligente potrebbe mai addebitare al sindaco Mongelli ed alla sua amministrazione e su cui oggi si agitano sguaiatamente, non senza malcelato compiacimento, quei biechi avvoltoi da cui - insieme ai suoi debiti - Foggia dovrebbe riuscire a liberarsi al più presto". 

 

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