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Diffida Corte dei Conti, divisa Forza Italia: da Longo lezione sui 'doveri del consigliere" al capogruppo Di Pasqua

Lezioni di TUEL dal consigliere Bruno Longo a Consalvo Di Pasqua, in mattinata intervenuto a difendere ed elogiare il lavoro dell'ufficio finanziario. "Vicenda grave - rimarca Longo-, i consiglieri devono vigilare"

Non si spengono le polemiche attorno alla "magra figura" fatta dal Comune di Foggia di fronte alla Corte dei Conti, alla quale per lunghi mesi non ha inviato la documentazione per il doveroso monitoraggio dei conti, rimediandone una deliberazione/diffida con termine perentorio, come già scritto da Foggiatoday. In mattinata il capogruppo di Forza Italia, Consalvo Di Pasqua, era intervenuto per replicare alle critiche sollevate dal consigliere del suo stesso gruppo, Bruno Longo all'indirizzo dell'Ufficio finanziario e del dirigente Carlo Dicesare. A stretto giro di posta Longo ironizza e rintuzza il suo capogruppo, ricordandogli i doveri dei consiglieri comunali (che non sono di certo l'accettazione acritica del lavoro della dirigenza). Scrive Longo: "E’ veramente ammirevole che il consigliere Di Pasqua esprimi stima ed apprezzamento per il lavoro svolto da un dirigente, nell’esercizio delle sue funzioni. E’ abbastanza evidente tuttavia che, anche sul principio del “divieto del mandato imperativo”, è legittimo esprimere pareri divergenti ed opposti sull’operato della struttura o tecno –struttura. Infatti non da adesso, ma anche nella passata amministrazione, con interventi in aula ed anche con interrogazioni formali, si sono spesso espressi giudizi negativi sull’operato della struttura finanziaria, sempre nell’interesse dell’Ente".

"Se Di Pasqua, che è persona leale e corretta, avesse però letto attentamente la nota del sottoscritto, che, tra l’altro, rimarcava e condivideva le dichiarazioni del sindaco Landella sull’argomento, avrebbe certamente rilevato che nessuno metteva in dubbio le doti professionali del dirigente ai servizi finanziari e che nessuno metteva in dubbio che la documentazione richiesta dalla magistratura contabile fosse stata inviata. Anzi si rimarcava che trattavasi di un episodio procedurale e non sostanziale, che proprio perché tale però era grave, dal momento in cui aveva addirittura provocato una diffida della Corte dei Conti nei confronti dei consiglieri comunali, che dovevano vigilare sulla corretta trasmissione degli atti richiesti.

Resta quindi un giudizio nettamente negativo sull’operato della struttura finanziaria, che non doveva mettere in difficoltà una amministrazione comunale virtuosa, così come si evince dai numeri che parlano di un eccezionale miglioramento dei conti comunali".

"Il Testo Unico sugli Enti Locali, vale la pena di ricordare, demanda al consigliere comunale l’alto compito di controllo sugli atti amministrativi ed è proprio quello che la Corte dei Conti ha ricordato a tutti i consiglieri comunali inviando ad ognuno di loro la delibera n. 78/2019, perché appunto vigilassero. Se quindi qualche sprovveduto dirigente  ritiene che un consigliere comunale eletto possa o debba dimenticare i propri doveri, resterà probabilmente deluso, ma si dovrà  comunque rassegnare".

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