rotate-mobile
Politica

Il futuro della Capitanata vale 3 miliardi: porti, strade, case, industria e sanità in 120 progetti di sviluppo

Ecco quali sono le progettualità che il territorio ha inviato a Roma nell'ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo. Ieri cabina di regia a Palazzo Dogana. Il 24 aprile si torna a Roma

120 progetti per un totale di 3 miliardi di euro. Sono le cifre del Contratto di Sviluppo per la Capitanata voluto dal premier Conte (in collaborazione con Invitalia) portate ieri al tavolo della cabina di regia dal presidente della Provincia, Nicola Gatta. 120 progetti presentati dal territorio, oltre tre miliardi di euro necessari: improbabile che verranno tutti finanziati (almeno a guardare gli altri Cis).  Verosimile che si debba scremare. Lo farà Roma, di concerto con gli enti territoriali, individuando le progettualità più conformi alle finalità del Contratto, anche in termini di tempistica.

Ieri a Palazzo Dogana si è fatto un primo punto della situazione, nelle more del nuovo incontro, che si terrà a Roma il 24 aprile.  Al tavolo, oltre al presidente della Provincia, Anas, Camera di Commercio, Confindustria, Confartigianato, i Consorzi di Bonifica, alcuni sindaci, a partire da quello di Bovino, capofila dell’area interna Monti Dauni. Nessuno dal Consorzio Asi di Foggia: il sindaco Riccardi era alle prese con un difficile consiglio comunale, finito con la mancata approvazione del Bilancio, oggi scadono i venti giorni per ritirare o confermare le dimissioni da sindaco e grande incertezza vi è anche  sulla sua carica di presidente del Consorzio (si parla di commissariamento in arrivo da Bari dopo la sentenza del Tar che lo “destituisce”).  

Soffermandoci un attimo su questo aspetto, il difficile momento di Riccardi, e quindi dell’Asi, sarebbe fonte di preoccupazione per gli enti che partecipano al Patto per la Puglia, altra fonte di finanziamento in piedi in Capitanata. Anche di questo si è parlato ieri in Cabina di Regia, e se Anas, Consorzi di Bonifica e Provincia si son detti a buon punto (con opere che potranno essere già cantierizzate entro la fine dell’anno), si attendono sviluppi sulla piattaforma logistica da 40 milioni di euro che deve appaltare proprio l’Asi e sul treno tram (rispetto al quale vi sarebbe “incertezza sulle risorse”, è stato detto in cabina di regia).

I progetti del CIS

Per ciò che concerne il CIS, invece, sono 120, dicevamo, i progetti pervenuti dal territorio per un ammontare totale di circa 3 miliardi di euro. Provengono da enti comunali, imprese, organizzazioni di categoria, consorzi, soggetti istituzionali vari. Difficile che tutto possa essere finanziato. Il maggior pressing dal territorio dovrebbe arrivare per ciò che concerne le infrastrutture viarie (la strada regionale 1, ad esempio) e logistiche, Diga di Piano dei Limiti compresa  (che torna nell’agenda istituzionale).

Ma cosa ha proposto la Capitanata a Roma? Oltre a quelle già citate più su, ci sono le strade, il potenziamento dei consorzi, gli interventi di mitigazione del dissesto, la riqualificazione aree portuali, progetti di agrihub e di valorizzazione turistica e marketing, progetti industriali e sanitari. C’è la Camera di Commercio che, di concerto con Rete Impresa Gargano 2020, avanza la proposta di un contratto di sviluppo per la valorizzazione della rete turistica da 50 milioni di euro ((riqualificazione strutture esistenti, creazione di nuovi servizi, marketing territoriale). C’è la Fiera di Foggia, col suo agrihub da 11 milioni di euro. C’è Casa Sollievo della Sofferenza con un progetto da 36 milioni di euro per la realizzazione di una piattaforma Biotech di Industria 4.0. C’è la richiesta di interventi di riqualificazione negli agglomerati Asi di Foggia, Manfredonia, Lucera, Cerignola, Ascoli Satriano. Il presidente Gatta ha avanzato per Candela il progetto da 16 milioni per farne la “Porta della Puglia” (progettualità nei pressi del casello autostradale con spazio informativo, parco del cibo, incubatore di imprese agroalimentari) . Foggia ha chiesto alloggi di edilizia per 16 milioni di euro,mezzo milione per la messa in sicurezza del cavalcavia di via Bari, la riqualificazione di Masseria Giardino e dell’ex distretto militare,

C’è la Fondazione Padre Pio per la creazione di un polo di riabilitazione tecnologica robotizzata in collaborazione con Casa Sollievo, 20 milioni di euro. Interventi in area portuale alle Isole tremiti.

C’è ‘Leonardo’ con il potenziamento dello stabilimento di Foggia, progetto da 75 milioni di euro. Ci sono progetti minori nei Comuni garganici e del subappennino, Lucera e Manfredonia chiedono il recupero di strutture storiche e museali.  C’è la realizzazione del parco archeologico di Herdonia, il Poligrafico, interventi nell’area portuale di Peschici, una sfilza di interventi avanzati dalla Provincia in materia di viabilità ed edilizia scolastica, San Giovanni Rotondo con proposte di valorizzazione turistico religiosa.

C’è Snam spa, con un progetto di collegamento con le Isole Tremiti, per sostituire i traghetti alimentati a gasolio con quelli alimentati a metano liquido (26 milioni di euro), e la riqualificazione della Francingena del Sud  per 25 milioni di euro.

Ora bisognerà fare sintesi e individuare quelli conformi e cantierabili. La Capitanata ha una grande occasione. Prossimo appuntamento a Roma il 24 aprile.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il futuro della Capitanata vale 3 miliardi: porti, strade, case, industria e sanità in 120 progetti di sviluppo

FoggiaToday è in caricamento