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Martedì, 23 Aprile 2024
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Il Tar ha deciso: tutto rinviato ad aprile 2019. Riccardi ancora presidente del Consorzio Asi di Foggia: "Avrò ragione"

Il Tribunale Amministrativo del Lazio adito per sospendere l'efficacia della deliberazione dell'ANAC ha accelerato, fissando al 3 aprile 2019 l'udienza per discutere. Riccardi resta in sella per ora. "Buona notizia, avrò ragione"

“Considerato che l’esigenza cautelare prospettata dalla parte ricorrente può trovare adeguata tutela attraverso la trattazione del merito della controversia, ai sensi  dell’art Art. 55 comma 10 del CPA si rinvia a tale fase ogni statuizione in rito e in materia di spese”. Così il Tribunale Amministrativo del Lazio adito per sospendere l'efficacia della deliberazione dell'ANAC di inconferibilità dell'incarico di presidente dell'ASI di Foggia ad Angelo Riccardi. I magistrati hanno fissato al 3 aprile 2019 l'udienza per discutere nel merito anche il provvedimento con cui la Regione Puglia paventava l'avvio della procedura di commissariamento del consorzio per lo sviluppo dell'area industriale. Esaminati gli atti, dunque, compreso il parere del Responsabile dell'Anticorruzione dell'ASI contrario all'atto dell'ANAC, i giudici del TAR hanno ritenuto apprezzabili e tutelabili le ragioni avanzate dal presidente Riccardi e dal Consiglio di Amministrazione nell'atto di ricorso, non accogliendo nè rigettndo la richiesta di sospensiva ma accelerando l'udienza di merito.

"Fino alla trattazione del merito della vicenda - commenta Angelo Riccardi, che resta così in sella - sarà mio dovere svolgere con ancora più impegno l'incarico affidatomi dai soci del consorzio. Ero e resto convinto dell'inconsistenza giuridica dell'obiezione avanzata dall'ANAC e l’andamento del giudizio dimostra la fondatezza delle mie ragioni".

L’esposto all’Anticorruzione era stato promosso dai 5 stelle e a quella delibera si è allineata la Regione Puglia con l’Avvocatura di Stato. Dalla sua parte Riccardi aveva ottenuto, invece, la costituzione dell’ente che lo ha nominato. La vicenda ottiene così una tregua, che pare a favore del sindaco di Manfredonia.

Il Tar - che si è espresso ieri, 13 settembre- ha ritenuto di applicare l’art succitato che recita " Il tribunale amministrativo regionale, in sede cautelare, se ritiene che le esigenze del ricorrente siano apprezzabili favorevolmente e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel merito, fissa con ordinanza collegiale la data della discussione del ricorso nel merito. Nello stesso senso può provvedere il Consiglio di Stato, motivando sulle ragioni per cui ritiene di riformare l'ordinanza cautelare di primo grado; in tal caso, la pronuncia di appello è trasmessa al tribunale amministrativo regionale per la sollecita fissazione dell'udienza di merito”.

La vicenda, lo ricordiamo, ha creato non poche spaccature politiche, con tanto di frizioni fortissime in giunta regionale e dimissioni dal cda del consorzio del presidente della Camera di Commercio, Fabio Porreca.

Oggi i giudici soprassiedono sulla fase cautelare e accelerano, rinviando ad aprile. Riccardi può restare fino a sentenza. "Ora mi auguro che attorno all'ASI si ricostruisca un clima di serenità e fiducia utile a gestire al meglio alcune importanti azioni per lo sviluppo dell'intera Capitanata, a partire dalla realizzazione del polo logistico nell'area industriale di Foggia-Incoronata". 

Resta da chiudere la casella mancante nel cda, ora. Porreca era in quota Provincia. Al suo posto potrebbe subentrare il vicepresidente provinciale Rosario Cusmai.

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