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Il consiglio provinciale cambia volto e Foggia conta meno: Gatta pronto a dare le deleghe (con ritardo e la Lega contro)

Convocata l’assise provinciale per la surroga dei consiglieri decaduti dallo scranno di Palazzo Dogana. Quattro in tutto, tre foggiani tra cui Ursitti, in pole per la vicepresidenza

Non ha perso tempo Nicola Gatta. Un attimo dopo l’insediamento ufficiale del nuovo consiglio comunale, ha convocato l’assise provinciale per la surroga dei consiglieri foggiani decaduti dallo scranno di Palazzo Dogana (per aver perso lo status di consigliere comunale alle elezioni di maggio/giugno 2019, conditione sine qua non per sedere tra i banchi della Provincia a norma di legge DelRio).  Il consiglio è convocato per il 5 agosto alle 11.30. Ben tre i consiglieri che perde Foggia città, su dodici. In totale cambieranno quattro volti, due della Lega e due candidatisi lo scorso 3 febbraio col Pd. Per i salviniani, decadono Raimondo Ursitti e Paolo La Torre, per i dem Augusto Marasco e il sanseverese Antonio Stornelli. Al loro posto lunedì 5 agosto alle 11.30 faranno il loro ingresso Andrea Agnelli (consigliere a Carapelle e padre di Clelia, candidata al consiglio comunale di Foggia) e il peschiciano Salvatore D’Arenzo. Per il Pd, venuto meno l’ingresso anche della manfredonia Mariagrazia Campo (per effetto dello scioglimento del consiglio comunale di Manfredonia dopo le dimissione del sindaco, Angelo Riccardi), faranno il loro ingresso Marcello Moccia, consigliere di Cerignola, e Maria Voto, di Rodi Garganico.

Il presidente Gatta dovrebbe esser pronto anche a consegnare le deleghe, dopo mesi di gestione monocratica. La situazione più ingarbugliata è proprio con la Lega, che lo ha accusato nei mesi scorsi di non tener fede ai patti elettorali, gli stessi che hanno portato il sindaco di un piccolo comune come Candela a diventare presidente della Provincia e che si declinavano anzitutto nella cessione della vicepresidenza a Raimondo Ursitti, e a cascata. Gatta ha sempre temporaggiato, infastidendo non poco gli alleati e il partito salviniano, incrinando ben presto i rapporti politici: per due sedute, compresa quella di bilancio, i leghisti non si son presentati, dando palese dimostrazione della frattura in corso, e non è chiaro quanto oggi valgano ancora gli accordi assunti in campagna elettorale. Gatta avrebbe già in passato tentato di assegnare la vicepresidenza all’apricenese Anna Maria Torelli, stoppato subito dal partito. Nelle prossime ore se ne capirà di più. In pole per deleghe di peso anche il forzista Consalvo di Pasqua e Gino Fusco, Fratelli d’Italia.

All’ordine del giorno anche la variazione al bilancio di previsione 2019-2021 e il riconoscimento di debiti fuori bilancio rivenienti da sentenze esecutive. Fissata anche la seconda convocazione per il 6 agosto, ore 12.30.

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