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Bilancio cercasi per scongiurare il dissesto. Mainiero: “In due anni dilapidate liquidità Salva Enti”

In attesa del Consiglio comunale sull'approvazione del Bilancio Consuntivo 2016, Giuseppe Mainiero lancia bordate e accuse all'indirizzo dell'amministrazione comunale

Il consigliere comunale Giuseppe Mainiero fa il punto “sulla situazione di stallo in cui versa la maggioranza a Palazzo di Città, alla ricerca dei numeri per far approvare il bilancio e tentare di evitare un dissesto paventato ormai da più parti”.

Così Giuseppe Mainiero capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale commenta la proposta di Rendiconto 2016 licenziata dalla Giunta Landella. “A nulla è servito il monito della Corte dei Conti laddove con una formale Delibera la 47/PRSP/2017 del 12/04/17 evidenziava il “caos contabile” nelle scritture del Comune di Foggia […] risultando fondamentale per scongiurare il rischio incombente di dissesto finanziario anche il superamento della profonda situazione di incertezza e confusione che sembra tuttora caratterizzare la contabilità dell’Ente”,

E spiega che “lo stesso Collegio dei Revisori esprimendo un parere negativo non ha potuto non constatare come lo schema di Rendiconto 2016 risulti privo degli allegati indispensabili per una contabilità ispirata ai corretti principi contabili della veridicità, attendibilità, correttezza e comprensibilità. Si tratta di una parere “pesante” che si aggiunge ai pesantissimi rilievi della Corte dei Conti, in quanto per la prima volta questo avviene in un contesto normativo nuovo, che vede l’Ente sottoposto ad una “vigilanza speciale” da parte della Corte in ragione della procedura di riequilibrio straordinario che ha concesso al Comune di Foggia di accedere al fondo di rotazione, il cosiddetto decreto Salva Enti, che Landella accolse con toni trionfalistici allorquando venne riconosciuta al Comune liquidità aggiuntiva. 

Prosegue il consigliere comunale di minoranza: “Nella relazione si evidenziano alcuni passaggi significativi che si riportano: “[…] RILEVATO che alla proposta di rendiconto non sono allegati l’inventario e il conto del patrimonio al 01.01.2016 e lo stato patrimoniale al 31/12/2016 di avvio della nuova contabilità, riclassificati e rivalutati, nel rispetto del principio contabile applicato 4/3, con l’indicazione delle differenze di rivalutazione e un prospetto di raccordo tra la vecchia e la nuova classificazione per l’approvazione da parte del Consiglio prima dell’approvazione del rendiconto […] TENUTO CONTO CHE  le irregolarità non sanate, i principali rilievi e suggerimenti espressi durante l’esercizio sono evidenziati nell’apposita sezione della presente relazione. […]Nel conto del tesoriere al 31/12/16 non sono indicati pagamenti per esecuzione forzata. Alla sistemazione di tali sospesi si è provveduto come indicato nel principio contabile 4/2. […] L’Ente non ha fornito la determinazione con la quale è stata determinato il fondo cassa vincolata alla data del 31/12/2016, come disposto dal principio contabile applicato alla contabilità finanziaria allegato al D.LGS. 118/2011. Il Collegio rileva l’impossibilità di verificare la coincidenza dell’importo della cassa vincolata risultante dalle scritture dell’Ente al 31/12/2016 con quello risultante al Tesoriere, non avendo ricevuto il conto del Tesoriere.[…] Il Collegio rileva che non è stato stanziato alcun importo relativamente al contenzioso in essere, nonostante l’invito rivolto al Servizio avvocatura.[…]STATO PATRIMONIALE Il Collegio rileva che l’Ente non risultano forniti atti afferenti la riclassificazione delle voci dello stato patrimoniale sulla base del punto 9.1 del principio contabile applicato 4/3. Il collegio, inoltre, dà atto che manca il prospetto di raccordo tra il D. Lgs 267/2000 ed il D. Lgs 118/2011 necessari per l’avvio della contabilità armonizzata”, che sarebbe partita da oltre un anno chiosa Mainiero, che evidenzia come la stessa nota del Dirigente ai Servizi Finanziari del 23 maggio 2017 fotografa lo stato di caos amministrativo che regna nel Comune di Foggia”

E ancora. “Bene ha fatto il dott. Dicesare  con la sua nota, che si riporta, a segnalare al sindaco, al segretario generale ed al Collegio dei Revisori come: […]“Dalle risultanze delle scritture contabili in nostro possesso si evince che una significativa parte delle fatture elettroniche trasmesse in piattaforma risultano prive della copertura finanziaria di cui all’art. 191 del D. Lgs 267/200 che stabilisce che gli enti locali possono effettuare spese solo se sussiste l’impegno contabile registrato sul competente programma del bilancio di previsione e l’attestazione della relativa copertura finanziaria di cui all’art. 153 co.5” [...] .

Spiega ancora l’esponente dei Fratelli d’Italia: “Evidentemente il cartellino rosso del Collegio dei revisori ricevuto pochi giorni prima (Verbale n.18 del 19/05/2017) alle pratiche di contabili dell’Ente ha lasciato il segno; il Collegio sul punto si esprime in maniera netta, anche in ragione della pesante mole finanziaria, sottolineando come:  […] “ si è preso atto che le fatture relative alle utenze e ricevute da HERA COMM(energia elettrica) e AQP negli esercizi 2015 e 2016, vengono registrate in occasione del pagamento e questo ha determinato l’esposizione di un debito non veritiero che inficia l’impianto dell’intero rendiconto.”

Giuseppe Mainiero incalza: “Il tentativo di evitare un dibattito sulle gravi responsabilità di una maggioranza che ormai ha smarrito ogni valenza politica è evidente, un’amministrazione incapace di affrontare uno solo dei problemi che attanaglia la nostra comunità è il tratto ormai disarmate che caratterizza Landella e la sua maggioranza, preoccupata evidentemente solo di conservare lo “strapuntino” consiliare, attraverso l’approvazione di un Bilancio Consuntivo 2016 in ‘zona Cesarini’.

E sottolinea: “La convocazione della seduta consiliare per venerdì 9 giugno in prima convocazione alle ore 9.30 ed in seconda per sabato 10 giugno alle ore 16, ovvero nel termine ultimo della diffida del Prefetto è la più evidente delle conferme di una maggioranza ormai allo sbando da oltre un mese, non riesce a trovare i numeri per approvare un accapo licenziato dalla Giunta”.

Quindi, evidenzia: “Questo Consiglio ha smarrito il suo ruolo istituzionale, prigioniero di una maggioranza inerme incapace di imprimere alcunché. Questa amministrazione che in poco più di due anni si è vista impegnata esclusivamente a dilapidare la liquidità aggiuntiva del Salva Enti senza mai respingerlo e dare un segno tangibile di esistenza, una maggioranza oggi impegnata a rincorrere se stessa per approvare il Rendiconto 2016, frutto esclusivo delle sue dissennate scelte amministrative, responsabilità ascrivibili esclusivamente a se stessa che non potrà scaricare sui suoi predecessori di cui è stato il più degno degli eredi in termini di continuità e sciatteria amministrativa”

Il consigliere comunale d’opposizione conclude: “La ricostruzione della città passa attraverso il superamento di questa esperienza amministrativa che è stata tesa esclusivamente a preservare un “sistema” che negli ultimi vent’anni l’ha condannata al degrado economico e sociale il cui conto lo pagano solo i cittadini”.

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