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Cavaliere su Ataf, Di Pasqua non le manda a dire: "Azienda affossata, nei conti e nella gestione, dalla tua coalizione"

La replica del capogruppo uscente di Forza Italia e candidato al Consiglio comunale, Consalvo di Pasqua, alle dichiarazioni del candidato sindaco del centrosinistra Pippo Cavaliere

“Dalla meta della sua vacanza pasquale Pippo Cavaliere si lancia nell’ennesima intemerata polemica strumentale, nel disperato tentativo di ricavare un po’ di visibilità. Non contento di quello che il sindaco Franco Landella ha già avuto modo di spiegargli in un’altra occasione, l’ex assessore della Giunta Mongelli torna a parlare di Ataf SpA. Un’azienda che la sua coalizione, quella che vorrebbe tornare al governo della città, ha letteralmente affossato, nei conti e nella gestione".

Così il capogruppo uscente di Forza Italia e candidato al Consiglio comunale, Consalvo di Pasqua, replica alle dichiarazioni del candidato sindaco del centrosinistra Pippo Cavaliere. "Fa sorridere il cambio di rotta usato da Cavaliere. Fino a qualche settimana fa, infatti, egli descriveva Ataf SpA in modo disastroso. Oggi, invece, in occasione della sostituzione del presidente del CdA, parla dei meriti di quest’ultimo. Un cambio di opinione che discende, ovviamente, dalla mutazione di orientamento politico operata dal referente politico dell’ingegner Torraco, ovvero Sergio Clemente, il quale è candidato al consiglio comunale proprio nello schieramento che sostiene Cavaliere".

"Una scelta legittima, ovviamente, che però ha causato l’avvicendamento di Torraco, secondo una procedura regolare, prevista dallo statuto dell’azienda e dal regolamento comunale delle aziende partecipate richiamati nel decreto di revoca: essendo venuta meno la fiducia da parte del sindaco e dell’intera maggioranza, trattandosi di incarico politico, la scelta è del tutto fisiologica e naturale. Valutazioni che Cavaliere critica, dimenticando però che nelle sue liste sono presenti titolari di incarichi affidati dalla Regione Puglia, dunque evidentemente figli di decisioni altrettanto politiche".

"Ogni volta che il candidato sindaco del centrosinistra parla di Ataf SpA, dovrebbe ricordare, se non altro per onestà intellettuale, in quali condizioni la sua coalizione ha consegnato l’azienda al centrodestra. Avremmo potuto serenamente portare i libri in Tribunale e dichiarare il fallimento per quanto era compromessa la situazione finanziaria di Ataf SpA. Questo significa che il piano di ristrutturazione del debito che Cavaliere, in qualità di assessore della Giunta Mongelli, aveva certificato assieme ai suoi colleghi era insostenibile, con buona pace della competenza, della regolarità ed anche della legalità che continua a sbandierare in ogni sua esternazione".

"Cavaliere chieda all’ingegner Fiore, nominato a suo tempo Amministratore Unico di Ataf SpA dal PD, di quando chiese al sindaco Landella di coprire il disavanzo di amministrazione con i fondi dell’adeguamento inflattivo: cosa che la nuova maggioranza ha fatto, a differenza del passato, con grande senso di responsabilità. Ma in questi cinque anni abbiamo fatto molto di più: abbiamo cercato concretamente di implementare il parco mezzi aziendale, abbiamo riconosciuto, come detto, un adeguamento inflattivo di circa 2,3 milioni di euro che in precedenza era stato sempre negato, abbiamo trasformato in full time i contratti part time di 40 lavoratori. Una attività positiva, tanto che nel 2016 Ataf SpA ha chiuso il conto consuntivo con un utile di oltre 650mila euro. Solo nel 2014, inoltre, abbiamo acquistato 7 nuovi mezzi e nella variazione di bilancio approvata nel dicembre scorso sono stati stanziati altri 50mila euro proprio per ampliare la ‘flotta’ dell’azienda".

"E sempre a proposito di ‘circolari’ – uno dei punti della comunicazione elettorale di Cavaliere, che parla dei problemi invece di dirci con quale bacchetta magica intenda risolverli in tempi più brevi di quelli che stiamo impiegando noi – il candidato del PD dovrebbe chiedere all’assessore regionale ai trasporti Giannini come mai siano state ignorate le istanze di tante aziende pugliesi del settore per ottenere fondi destinati al rinnovamento del parco mezzi. Gli ingenti finanziamenti a disposizione del suo assessorato sono rimasti infatti nelle casse regionali, mentre molti Comuni – per integrare il chilometraggio previsto – hanno dovuto garantire il servizio di trasporto, alla meno peggio, con bus vecchi e rotti e sono stati costretti, come ha fatto Foggia, ad acquistare sul mercato dell’usato bus di seconda mano per garantire i chilometraggi che oggi si stanno mettendo a rischio con il taglio previsto dalla Regione. Un taglio che potrebbe incidere anche sui posti di lavoro che  noi, in questi anni, abbiamo tutelato".

Conclude Di Pasqua: "Cavaliere, dunque, dimentica o ignora del tutto che i bilanci di una stagione di governo hanno bisogno di due elementi fondamentali: il punto di partenza ed il punto di arrivo. La sua coalizione ci ha consegnato un punto di partenza letteralmente drammatico. Noi, invece, possiamo raccontare, numeri e dati alla mano, un punto di arrivo che ha restituito ossigeno e fiducia ad un’azienda che il centrosinistra aveva ridotto sull’orlo della bancarotta, forse non essendosi accontentato di aver già mandato in fallimento Amica SpA”.

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