Pollice in su di Michele Emiliano per Leonardo Maruzzi. In una piazza dei Martiri gremita, è arrivato l’endorsement del presidente della Regione Puglia, che ha dato il suo appoggio alla coalizione di centrosinistra, per la scelta di candidare l’avvocato a sindaco di San Giovanni Rotondo: “Una persona mite, limpida e quasi ingenua”, ha detto Emiliano, “il sindaco che questa città aspettava, dopo anni di confusione politica. Prima di arrivare a San Giovanni ho parlato, al telefono, con un uomo dello Stato che conosce bene il nostro Nardino. Le sue parole sono state: è la scelta migliore per San Giovanni Rotondo, non c’è paragone”.

Un sostegno che non si limiterà alle buone parole in campagna elettorale. Emiliano ha garantito che affiancherà Maruzzi, affinché San Giovanni Rotondo si riappropri del ruolo da protagonista che le compete “in Puglia, in Italia e in Europa”. Il punto di partenza sarà il reparto di Cardiochirurgia la cui inaugurazione porterà l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza sempre più ai vertici della sanità nazionale.

“Il nuovo della politica, la rottura rispetto al passato e al presente dell’altra coalizione”, così il candidato sindaco del centrosinistra ha presentato la squadra di consiglieri comunali, saliti con lui sul palco”, i quali hanno annunciato la disponibilità a rinunciare al proprio gettone di presenza in favore degli studenti sangiovannesi meritevoli, appartenenti alle famiglie sangiovannesi più bisognose. Una scelta effettuata sulla scia di quanto già annunciato da Maruzzi, il cui stipendio contribuirà al restauro del monumento della Dea Alata Vittoria: “Un gesto che mi ha colpito parecchio – ha commentato Maruzzi -. I miei 10 consiglieri comunali hanno perfettamente inteso quale sarà lo spirito della futura Amministrazione comunale: responsabilità e amore per la nostra città”.

L’avvocato sangiovannese ha anche dichiarato il suo impegno per il mantenimento dei livelli occupazionali della nettezza urbana, settore entrato nel caos dopo il dichiarato fallimento della Lombardi Ecologia.