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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Rifiuti, per l'opposizione il progetto di Landella e Morese è fallito: "Dovrebbero dimettersi"

Dopo la sospensione di conferimento dei rifiuti presso la discarica di Passo Breccioso, Sciagura, Rizzi e Cislaghi attaccano il sindaco e l'assessore all'Ambiente: "Non è più pensabile continuare come fatto fino a oggi". E rilanciano la differenziata: "Avviarla subito cominciando con la raccolta della frazione organica"

Con la sospensione del servizio di conferimento dei rifiuti biostabilizzati presso la discarica Frisoli in Passo Breccioso, si spengono le speranze di aumentare le volumetrie della discarica comunale. Lo dichiarano i consiglieri comunali Sciagura e Rizzi e Giorgio Cislaghi: “Speranze – dichiarano – che avevano portato all’acquisto di una discarica esaurita (ex AGECOS) in precarie condizioni perché non era stata messa in sicurezza e mai bonificata. Oggi possiamo riaffermare quanto più volte detto, ossia che il progetto di abbancamento delle discariche non sarà mai realizzato e alle famiglie foggiane resteranno i costi senza poter smaltire un solo grammo in più di rifiuti, con buona pace di chi aveva profetizzato un aumento delle volumetrie a “costo zero”. Ora ci aspettiamo che i dirigenti al Servizio Ambiente e al Sevizio lavori Pubblici quantifichino i costi per la chiusura e messa in sicurezza della discarica ex AGECOS”.

Per Cislaghi, Rizzi e Sciagura “è fallito miseramente il piano voluto dal Sindaco e dall’Assessore all’Ambiente per aumentare le potenzialità di smaltimento dei rifiuti”.

Se oggi è ‘temporaneamente chiusa’ la discarica comunale, come è quasi certo il diniego a proseguire i lavori di aumento delle volumetrie, ci chiediamo: che fine farà il progetto di aprire una nuova discarica per rifiuti speciali sempre in zona Passo Breccioso? Sarà anche questo progetto destinato a fallire a causa del diffuso inquinamento ambientale?”.

Continuano gli esponenti della minoranza: “A causa delle scelte sbagliate di questa Amministrazione Comunale le famiglie di Foggia e di altri comuni della provincia dovranno mettere mano al portafoglio per coprire l’aumento dei costi derivante dal conferimento dei rifiuti indifferenziati a “Progetto Ambiente”, che li avvierà all’incenerimento nell’impianto di Borgo Tressanti, mentre un’altra parte finirà nella discarica di Grottaglie. I costi oggi stimati a tonnellata sono di 127 euro più IVA per l’incenerimento e di 100 euro più IVA e trasporto per lo smaltimento in discarica contro i 45 euro più ecotassa a tonnellata che pagavamo fino a ieri. Sono oltre le 56.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati smaltiti nel 2016, e quest’anno non andrà molto meglio, il conto per le famiglie sarà attorno ai 4.000.000”.

Sui rifiuti serve un cambio di rotta

E si torna a parlare della differenziata: “Purtroppo avevamo ragione noi quando individuavamo nella raccolta differenziata l’unica via per evitare aggravi di costi per la comunità. Se fossimo stati ascoltati non avremmo acquistato una discarica inutile, non avremmo portato a quasi esaurimento la Discarica Comunale e non l’avremmo riempita con residui della frazione organica che a contatto con l’acqua si possono produrre il dannoso percolato. Oggi non possiamo che chiedere quanto più volte chiesto: avviare subito la raccolta differenziata dei rifiuti cominciando con la raccolta puntuale della “frazione organica” su tutta la città”.

“Non è più pensabile continuare come fatto sino a oggi, non è più pensabile continuare a rincorrere minimi miglioramenti per evitare altri aumenti dell’Eco Tassa Regionale”, dichiarano Cislaghi, Rizzi e Sciagura, che poi concludono: “Sindaco e Assessore all’Ambiente devono spiegare perché non sia in essere un “contratto di gestione” che imponga il conseguimento della raccolta differenziata al 65% come stabilito dalla legge vigente e devono chiarire se siano stati accantonate le risorse necessarie per la messa in sicurezza e chiusura della Discarica Comunale. Temiamo che questi costi siano da reperire nei prossimi bilanci con altri tagli agli investimenti per la città e per le famiglie. In una città normale il Sindaco e l’Assessore avrebbero convocato un Consiglio Comunale monotematico per chiarire cosa è successo, prendere atto dei loro fallimenti e rassegnare le dimissioni chiedendo scusa alla città, ma siamo a Foggia e il problema dei rifiuti è l’ennesimo buco entro cui spariranno le responsabilità politiche e amministrative”.

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