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26 milioni di euro per potenziare i centri per l'impiego, ma in Puglia mancano i bandi: "Quali sono le ragioni di questo ritardo?"

È quanto chiedono i consiglieri del Movimento 5 Stelle Antonella Laricchia, Grazia Di Bari e Gianluca Bozzetti in un’interrogazione indirizzata all’assessore alla Formazione e Lavoro Sebastiano Leo

“Nonostante il trasferimento dal Ministero del Lavoro dei 26 milioni di euro per l’assunzione di personale necessario al potenziamento dei Centri per l’Impiego, la Puglia è tra le poche regioni a non aver ancora pubblicato i bandi, a differenza ad esempio di quanto fatto da Toscana e Veneto. Quali sono le ragioni di questo ritardo?”. È quanto chiedono i consiglieri del Movimento 5 Stelle Antonella Laricchia, Grazia Di Bari e Gianluca Bozzetti in un’interrogazione indirizzata all’assessore alla Formazione e Lavoro Sebastiano Leo.

Secondo il Ministero del Lavoro, le Regioni per il 2019 erano autorizzate ad assumere fino a complessive 4.000 unità di personale da destinare ai centri per l’impiego. Con successivo decreto n.74 del 28 giugno 2019 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha provveduto alla “Adozione del Piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro”. Il primo tassello è stato il concorso per il reclutamento dei 2980 Navigator, svoltosi nel mese di giugno 2019. La seconda fase prevede che siano le singole Regioni a bandire i concorsi per l’assunzione di nuovo personale per i CPI.

“Nonostante il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - incalzano i pentastellati - abbia provveduto al trasferimento della quota spettante alla Regione Puglia a titolo di anticipo delle risorse del 2019, per un importo pari a € 26.376.543,98, al 31 dicembre 2019 non è stato pubblicato alcun bando per l’assunzione di personale.  Per questo, oltre alle motivazioni per questo ritardo, vogliamo sapere come sono state ripartite le risorse stanziate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e pervenute alla Regione per il potenziamento infrastrutturale e di dotazione dei Centri per l’Impiego pugliesi, che ancora versano in condizioni critiche, come emerso da diversi sopralluoghi effettuati; se e quali sono gli interventi già attuati e di ricevere la documentazione inerente la distribuzione delle risorse nei CPI delle diverse province e le motivazioni ritardo per l’adozione di un Piano Regionale Straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro, che avrebbe dovuto predisporre l’Arpal d’intesa con il competente Assessorato della Regione Puglia, propedeutico al trasferimento all’Agenzia delle risorse a destinate”.   

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