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Parcheggi per disabili, la maggioranza prova a metterci una pezza. Mainiero: “Ennesima magra figura”

Gratuità riservata agli automezzi a condizione che questi ultimi fossero allestiti e muniti di dispositivi per disabili. Per Mainiero “atto discriminatorio e per di più in contrasto con la recente normativa europea”

Non si placano le polemiche attorno alla questione parcheggi per disabili. “La maggioranza ha presentato un emendamento che degnamente potrebbe essere rappresentato nella sezione cabaret del nuovo palinsesto del Teatro Umberto Giordano se non fosse così importante per la delicatezza del tema che investe” è l’amaro sfogo di Giuseppe Mainiero.

Nel corso del consiglio comunale di ieri mattina – fa sapere il capogruppo dei Fratelli d’Italia - a fronte della proposta di delibera dei consiglieri comunali di tutte le espressioni politiche di minoranza - volta a stabilire la gratuità del parcheggio per i titolari di pass per diversamente abili su strisce blu e l’incremento dell’attività ispettiva e sanzionatoria sul corretto utilizzo dei detti permessi – “l’amministrazione Landella ha tentato, dopo l’abolizione totale, quanto meno di ridurre la gratuità per i disabili, modificando la proposta e chiedendo così che la gratuità fosse riservata non ai soggetti appartenenti alla categoria, bensì ai loro automezzi, a condizione che questi ultimi fossero allestiti e muniti di dispositivi per disabili, concedendo loro un pass speciale”.

Per il consigliere comunale d’opposizione si tratta di “un atto che non può che essere definito discriminatorio e per di più in contrasto con la recente normativa europea che ha dettato modifiche rilevantissime riguardanti i dati che debbono essere inseriti sul nuovo pass e la definizione degli aventi diritto.

Prosegue il consigliere Mainiero: “Ammesso che siamo in Europa, i requisiti previsti per l’ottenimento del pass per il parcheggio per disabili sono i seguenti: Persone con disabilità permanente, riconosciute «persone invalide con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta”. Questi soggetti avranno diritto a un pass permanente valido per 5 anni, previa verifica medica. Persone non vedenti. Il permesso è di tipo permanente, valido per 5 anni, previa verifica medica che attesti il perdurare della disabilità. Persone con disabilità temporanea: per soggetti affetti da deambulazione ridotta o impedita circoscritta ai tempi di guarigione. Il pass avrà un tempo determinato in base alla certificazione medica attestante il periodo di durata dell’invalidità.

Incalza Giuseppe Mainiero: “Il pass inoltre spetta anche previa esibizione del verbale di Commissione di valutazione invalidità, ai seguenti soggetti titolari di invalidità civile con indennità di accompagnamento per impossibilità a deambulare; titolari di invalidità civile con indennità di accompagnamento per impossibilità a svolgere gli atti quotidiani della vita per disabilità psico-intellettive; titolari di riconoscimento di cecità assoluta o parziale (visus non correggibile = o < di 1/20).

Il consigliere di minoranza ci va giù duro: “Evidentemente si è tentato il conseguimento di qualche premio Nobel alla scienza. Ci si chiede secondo la maggioranza targata Landella cosa dovrebbero fare i non vendenti, gli ipovedenti, gli incapaci assoluti e tutti coloro i quali necessitano di accompagnatore che guida un mezzo evidentemente privo di dispositivi speciali? E’ chiaro, o forse per il tema, è oscuro che detti individui non debbano vedersi riconosciuto il diritto al conseguimento del pass disabili europeo con diritto anche alla gratuità sullo stallo blu in caso di esaurimento parcheggi dedicati”

Sottolinea l’esponente dei Fratelli d’Italia: “La minoranza avrebbe voluto evitare a quest’amministrazione l’ennesima magra figura e l’ennesimo torto alla cittadinanza, in particolare a quegli individui che affrontano la propria vita con maggiore energia e minori mezzi fisici ma che certamente sono più ammirevoli di chiunque altro”

E poi conclude: “I diversamente abili hanno diritto comunque al loro pass e alla gratuità del parcheggio per senso civico, per dovere morale. Non può e non deve essere prevaricato il diritto a godere di gratuità che sono solo un infimo risarcimento della loro condizione.”

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