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Case Gozzini, Cislaghi: “Sgomberare gli occupanti e procedere all’assegnazione”

“Case vuote ce ne sono e lo dimostra l’occupazione di una decina di alloggi in via Alpi che dura da più di una settimana nel silenzio assordante delle istituzioni”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

GIORGIO CISLAGHI PRC - "Quante sono le case costruite con la legge Gozzini e non assegnate alle forze dell’ordine impegnate nella lotta alla mafia?

A questa domanda, da anni, aspettiamo che la Prefettura dia risposta. Scaduto anche l’ultimo avviso per l’assegnazione delle case vuote sin dal 2002, terminati anche i ricorsi, continuiamo a chiederci perché il Prefetto non risponde.

Eppure case vuote ce ne sono e lo dimostra l’occupazione di una decina di alloggi in via Alpi, residui della legge Gozzini, occupazione che dura da più di una settimana nel silenzio assordante delle istituzioni.

Ci chiediamo perché queste case non siano state messe a disposizione dell’amministrazione comunale per alleviare la sofferenza di famiglie del Campo degli Ulivi, costrette a vivere in container insalubri da oltre 11 anni?

Ci chiediamo perché il Prefetto non abbia provveduto immediatamente a sgomberare gli occupanti tollerando una situazione d’illegalità che mina il percorso di trasparenza che l’amministrazione comunale ha intrapreso nelle politiche abitative?

Queste case, oltre ad altre eventuali ancora libere, non sono di proprietà di un’istituzione pubblica, sono della comunità che ha contribuito a pagarle con le tasse e, se non utilizzate per i fini della legge Gozzini, devono prontamente essere assegnate ai cittadini che ne hanno diritto.

Questa è anche la richiesta che l’assessore regionale alle politiche abitative Barbanente ha fatto ai prefetti della Puglia la scorsa settimana.

Tollerare che continui quest’occupazione di case pubbliche, e anche di altre in corso, espone al rischio che altre occupazioni di case pubbliche avvengano in futuro e riapre la porta al malaffare che approfitta sempre delle situazioni in cui le istituzioni manifestano debolezza.

E’ urgente un intervento dell’amministrazione comunale che definisca i contorni dell’emergenza abitativa, che alla sua soluzione siano destinate tutte le case costruite con i fondi comunali oltre alle case residue della legge Gozzini.

A questo proposito vogliamo ricordare quanto stabilito dall’ordine del giorno 102 del 13/12/2004, ribadito nella delibera 148 del 31/07/2008 dal titolo “dal piano Benevolo al PUG”, che è alla base delle politiche abitative del comune di Foggia e delinea chiaramente cosa si intende per “emergenza abitativa”.

 

 

 

 

          

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