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Manfredonia (ri)vuole l'Asi, una cassaforte milionaria. Riccardi pronto alla presidenza

Prende sempre più quota la candidatura del sindaco sipontino alla presidenza del Consorzio, che perpetuerebbe così la gestione manfredoniana delle leve dello sviluppo di Capitanata. Riccardi su Facebook non smentisce e rilancia

Smentisce di essere in corsa per il Parlamento (d'altronde il Golfo, anche per questa tornata, dovrebbe essere fortino del deputato uscente Michele Bordo) ma non di essere in lizza per la presidenza del Consorzio ASI, come si vocifera da qualche giorno. La qual cosa, ove dovesse concretizzarsi, secondo alcune correnti di pensiero, non dovrebbe dare luogo a dimissioni dal primo scranno cittadino.

Il nodo è tutto qui. E pare sciolto nelle ultime ore. Ergo, avanti con l'ipotesi del doppio ruolo. Nel testo "Avanti, con responsabilità" comparso oggi sulla bacheca Facebook del sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, a fare "notizia" è probabilmente ciò che non scrive, rispetto al vergato. Ed, appunto, non rigetta l'ipotesi della presidenza del Consorzio, piuttosto si adopera per respingere (questo si con fermezza, al fine evidentemente di rassicurare anche il suo gruppo dirigente) l'idea di diventare una spina nel fianco per Bordo alle prossime elezioni politiche.

Tutti vogliono sedere all'Asi di Foggia, in ballo la poltrona che gestirà 40 milioni di euro

"Con riferimento alle indiscrezioni riportate da un quotidiano locale, e alle successive voci circolate su altri mezzi d’informazione, riguardanti una mia presunta ricollocazione in altri incarichi - scrive Riccardi- preciso quanto segue. Come ho più volte ribadito, con senso di responsabilità voglio portare a termine l’incarico per cui sono stato eletto per il semplice motivo che non intendo tradire il rapporto di rappresentanza che si fonda sulla fiducia degli elettori. Stando alle dicerie che riguardano anche una mia presunta candidatura a parlamentare, faccio presente che per essere eleggibile un sindaco deve dimettersi almeno 180 giorni prima della data di scadenza naturale di durata del Parlamento. Vale a dire che dovrei cessare ogni funzione di sindaco fin da ora".

"Se altri vogliono assumersi la responsabilità della fine anticipata del mio mandato, possono accomodarsi. Cessare anticipatamente il mandato non sarebbe corretto in linea generale e ancor meno nella particolare situazione che stiamo affrontando, come altri Comuni, per il riassestamento di bilancio. Opera che abbiamo già iniziato da due anni e che intendiamo portare avanti con il piano di rientro. Pur nelle ristrettezze finanziarie, tra molti ostacoli, con un lavoro impegnativo e complesso, abbiamo portato a termine molti progetti, altri sono in corso, tra i quali quelli relativi alle infrastrutture urbane e agli attrattori culturali. Per contribuire, per quanto possibile, allo sviluppo della città. Per i giovani, per il lavoro. Al di là di tutte le malevolenze che quotidianamente mi vengono scaraventate addosso, ho sempre considerato un servizio alla comunità l'impegno politico e in questa prospettiva intendo proseguire. Pur nelle difficoltà".

Che il sindaco di Manfredonia sia al momento il più quotato ad assumere la presidenza del Consorzio (dopo aver scaricato il suo consigliere, Damiano D'Ambrosio) è fatto notorio negli ambienti che contano. Con tanto di benedizione interna del Pd e dell'assessore regionale Raffale Piemontese (che sta incassando una sorta di unanime placet su Lia Azzarone a segretario provinciale del partito). Si profila, così, con forza un quadro di sostanziale conservazione della gestione del potere economico e delle leve dello sviluppo del territorio di Capitanata, che continuerebbero così ad esistere in mani manfredoniane. Non sembra però allo stato superato lo scoglio dei civici di Leo Di Gioia, e però potrebbero mai alzare gli scudi e prepararsi allo scontro col Pd dopo aver incassato da Piemontese la vicepresidenza alla Provincia con Cusmai? Si rimescolerebbe tutto.

E Foggia col sindaco Landella, titolato quale centrodestra a dire la sua sul direttore generale (ipotesi Micaela Di Donna ancora in auge), che peso avrà? C'è chi ragiona ad escludere il capoluogo ma, in questo caso, dovrebbe garantirsi la gran parte del via libera dei soci (il che significa fare i conti anche con Comuni come Lucera, San Giovanni Rotondo, Bovino). Tutolo, contattato da Foggiatoday, resta fermo sulle sue posizioni: "no a mere spartizioni politiche, piuttosto mi dicano cosa si vuole fare dell'Asi e anche della zona industriale di Lucera". Si concentra sul fare insomma il primo cittadino lucerino, ma, di fatto, non sembra chiudere con fermezza ad alcuna ipotesi. Il 26 settembre, giorno dell'assemblea dei soci, si avvicina a grandi passi.

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