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Politica Ascoli Satriano

Campo sportivo, il sindaco di Ascoli replica al PD: "Colpa della politica clientelare del passato"

Ascoli Satriano, il sindaco Vincenzo Sarcone replica a Santoro (PD): "Se il campo sportivo di Ascoli è ridotto così, la colpa va addebitata esclusivamente alla cattiva gestione del passato"

Vincenzo Sarcone, sindaco di Ascoli Satriano non ci sta e risponde a muso duro al segretario cittadino del Partito Democratico Pasquale Santoro, circa lo stado di abbandono in cui versa il campo sportivo della città dei grifoni. Forti le accuse del primo cittadino, che precisa: "La politica clientelare del passato, di cui il PD è stato per molti anni co-protagonista, determinava un’ingerenza degli amministratori anche nella gestione degli impianti sportivi. La pioggia di soldi pubblici si riversava in quei settori che potevano dare un riscontro in termini elettoralistici. Sicché si verificava che le vie di Ascoli erano piene di buche, mentre poi si buttavano soldi per dotarsi di uno stadio da serie “A”. Non solo, si garantivano i pochi posti di lavoro in Comune o in associazioni di servizio con proroghe su proroghe"

Sarcone prosegue: "Se il campo sportivo di Ascoli è ridotto così, la colpa va addebitata esclusivamente alla cattiva gestione del passato. Gli ascolani questo lo sanno, tant’è che il PD cittadino è ridotto circa 300 voti. Fallimento di una cattiva gestione trentennale"

Il sindaco conclude: "Comunque si provvederà al più presto al recupero del nostro campo sportivo, nei limiti delle nostre possibilità economiche, notevolmente risicate anche per colpa di un partito, attualmente ridotto ad un manipolo di persone"

Non si è fatta attendere la replica del suo predecessore Nino Danaro: " Credo che il sindaco di Ascoli Satriano Vincenzo Sarcone sappia della gravità delle sue dichiarazioni quando replica al segretario cittadino del PD Pasquale Santoro riguardo lo stato di abbandono del campo sportivo della nostra città. Il primo cittadino sposta l'oggetto dell'attenzione altrove per trovare continuamente un colpevole e procedere alla diffamazione. Ho invitato più volte il Sindaco a un confronto diretto, con la presenza dei cittadini, per discutere delle varie problematiche della nostra comunità. A tutt' oggi le risposte provocatorie che leggiamo sono delle gravi affermazioni e accuse, false verità e vignette scurrili. Rimane sempre più lontana per la città dei grifoni la possibilità di un dialogo leale tra le diverse parti"

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