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Campo degli Ulivi, Cislaghi: “Residenti esposti a punture di insetti pericolosi”

“Quello che non capiamo e non giustifichiamo, è l’incapacità dell’amministrazione comunale, del sindaco in particolare, di acquisire al patrimonio comunale le case popolari più volte promesse”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

"Non c’è pace al Campo degli Ulivi perché, con il caldo e le piogge, ritornano gli insetti dentro e fuori i container. Non è stata mantenuta la promessa di tagliare l’erba cresciuta al di fuori dell’area del campo di calcio lasciando esposti i residenti al pericolo punture di insetti pericolosi, come lo sono le zecche portate dai cani randagi, in un ambiente che favorisce anche il proliferare della popolazione dei ratti (per fortuna che ci sono i gatti randagi).

Dopo le ripetute segnalazioni dei residenti è stata fatta a una veloce disinfestazione dei container per evitare che continuassero a cadere le blatte sulla testa delle persone. Questa azione di sanificazione non garantisce la salubrità dei container che hanno bisogni di urgenti interventi di manutenzione straordinaria. Ci chiediamo a chi spetti il compito di garantire la bonifica dell’ambiente perché, con il fallimento di Amica, non c’è più una centrale unica che pianifichi gli interventi di taglio dell’erba e disinfestazione delle aree verdi. Una cosa sola è certa: il disinteresse dell’amministrazione comunale e il mancato controllo dei servizi sanitari della Asl.

Capiamo e giustifichiamo la paura dei residenti nel presentare denunce alle autorità competenti, capiamo il loro ostinarsi a rivolgersi all’amministrazione comunale perché è tanta la paura di perdere anche quell’alloggio insano e precario. Quello che non capiamo e non giustifichiamo, è l’incapacità dell’amministrazione comunale, del sindaco in particolare, di acquisire al patrimonio comunale le case popolari più volte promesse. Che fine hanno fatto i piani di riqualificazione urbana (PIRP e PRUSST)? Che fine ha fatto l’housing sociale? Perché non si è ancora assegnato il terreno al Consorzio Unitario Coop Casa e quando arriveranno i 30 alloggi pattuiti? Cosa impedisce la costruzione dei 72 alloggi IACP?

In questo elenco evitiamo d’includere le 32 case per anziani la cui ristrutturazione costerà un patrimonio e, forse, sarebbe più economico usare i fondi stanziati per comperare sul mercato i 32 alloggi promessi. Una cosa sola è certa, a oggi non c’è una sola casa popolare pubblica in costruzione nonostante la miriade di cantieri edili aperti. Questo con buona pace di Mongelli che si era impegnato, con Rifondazione Comunista, a consegnare alla città i 1200 alloggi promessi dall’ex Ciliberti, questo con buona pace delle persone cui il sindaco ha più volte promesso un alloggio popolare".

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