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INTERVISTA | Rosa Barone sfida la Foggia anticinquestelle: "Ecco tutta la verità sui Campi Diomedei"

Intervista alla consigliera regionale cinquestelle che, in mattinata, ha incontrato la Soprintendente Picchione. "Qui il progetto lo vogliamo tutti, chieste modifiche a norma di legge". Ci attaccano? "Campagna elettorale"

“Ora basta. I Campi Diomedei sono l’ultima spiaggia intravista da Landella per tentare di affossare il nemico delle prossime elezioni comunali, ridicolizzandolo. Ma ha fatto male i suoi conti: purtroppo per lui, il Movimento 5 Stelle non è avvezzo a pressioni né ha mai perorato la causa del regresso o dell’immobilismo. Capisco che è difficile da comprendere a fronte di una politica partitica che ha saputo magistralmente distinguersi negli anni per pressioni a destra e a manca finalizzate a tornaconti personali, quasi mai pubblici, ma deve arrendersi: noi siamo altra cosa, e quantunque da parte di un nostro eletto (che non è tutto il Movimento) ci sia stata un’azione di confronto con la dirigenza ministeriale, questa è stata tesa alla comprensione e al limite al miglioramento, in buona fede. Mai, e dico mai, alla capitalizzazione di benefici di sorta che non siano per la collettività”.

I foggiani sanno cos'è Campi Diomedei?

Dopo giorni di polemiche  e di dita puntate contro dalla politica e dalle associazioni locali, trasversalmente, Rosa Barone, consigliera regionale pentastellata, decide di fare chiarezza. Chiamata in causa anzitutto dal sindaco Landella (anche strumentalmente, atteso che è l’esponente più in vista del movimento), non si nega ai nostri microfoni. Malgrado la bufera Sgarbi.
Partiamo dal principio, Barone: qual è la posizione del Movimento sui Campi Diomedei e qual è stata l’azione portata avanti su questo progetto?
Devo precisare in premessa che io posso parlare per me, sapendo di interpretare sentimento ed azione di gran parte degli attivisti. Sicuramente in un primo momento abbiamo contrastato quel progetto così come presentato, ed anche in maniera abbastanza netta.  Successivamente, abbiamo gradito le modifiche apportate. Anche perché quello iniziale, lo voglio ricordare perché forse non è chiaro, era ben differente da quello – migliore- che oggi si sta andando a sviluppare. 
Quindi, nessuna inversione ad u
Assolutamente. Noi siamo sempre stati chiari. Il primo progetto prevedeva dune alte sei metri, quindi molto impattanti, un teatro il doppio del teatro Mediterraneo - e sappiamo tutti in che stato si trova oggi quella struttura-, nonché una forte rivisitazione della stessa identità del parco. Abbiamo cercato il confronto, preteso risposte. Non credo sia reato. Soprattutto per un movimento che ha fatto sempre della legalità la propria bandiera.
Assolutamente
Ma una cosa è sempre stata chiara, per noi.
Cosa
Un progetto di riqualificazione e di valorizzazione dell’area andava donato alla città. Nel video del 2016 che Landella oggi si diverte a rispolverare io al presidente Emiliano lo dico chiaramente: sì al parco. Nel rispetto delle regole, però, e con un chiaro piano di manutenzione, che sia anzitutto sostenibile.  23 ettari non sono uno scherzo. Sarebbe un peccato creare l’ennesima cattedrale nel deserto.
Per questo motivo chiedeste anche un incontro/confronto col sindaco Landella
Facemmo un incontro con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il quale fece richiesta di colloquio col sindaco. Pare non abbia mai ricevuto risposta, il governatore. Io stessa, che mai ho avuto contatti con Landella, ho nel mio telefono l’unico messaggio che gli ho mai mandato in cui chiedevo la possibilità di un appuntamento per parlare del progetto. Partendo dal presupposto che la condivisione è un valore.
Vi ha messo in imbarazzo l’azione del parlamentare Lovecchio?
Forse inizialmente. Ma guardi, io non mi voglio lavare le mani: anche l’azione del mio collega, che resta isolata e questo va chiarito, è stata un tentativo di confronto -e mai di blocco per il quale non aveva alcun mandato- portata avanti in buona fede. Qui nessuno ha nulla da guadagnarci. E nessuno si è mai sognato di fare pressioni su chicchessia. Un obiettivo però lo ha raggiunto.
Quale?
Dare fiato alle trombe di Landella.  
Sappiamo che oggi avete incontrato la Sovrintendenza. Perché? 
Non avevamo alcun appuntamento ma tanta voglia di capire. E così ci siamo passati. Abbiamo atteso quasi due ore in fila. La dottoressa Picchione l’abbiamo vista oggi per la prima volta. Gentile ma anche molto netta. Ci ha detto chiaramente che il Parco è una grande opportunità ma deve essere a norma e lei l’autorizzazione del 25 gennaio 2018 non l’avrebbe mai rilasciata. Ci ha anche detto che si può superare l’impasse in maniera molto rapida, l’importante è che il sindaco vada a sedersi al tavolo ministeriale, senza agitare scontri istituzionali.
Ma non è usuale che un ente revochi ciò che ha autorizzato, o sì?
In realtà ci ha detto che non è nulla di straordinario. Non accade di frequente ma può accadere. L’intervento non è in linea con alcuni vincoli normativi che tutelano l’area,  a quanto pare. La valutazione è della Direzione Generale, leggi alla mano. Ed è un’offesa parlare di pressioni da parte di chicchessia: ci ha spiegato chiaramente che è atto tecnico-giuridico e che lei il primo atto non lo avrebbe mai firmato. A questo punto va chiesto al suo predecessore perché lo abbia fatto.
Quindi?
Quindi la varianti devono essere in linea con i vincoli, niente di straordinario. Ed il sindaco farebbe bene ad interloquire velocemente con il direttore generale, dal quale dipende la revoca. Ci ha anche ragguagliato sui tempi che comporterebbe un ricorso al Tar: tutto si allungherebbe, ovviamente. Se si vuole il parco, ci si metta al lavoro subito. Il muro contro muro non serve a nessuno.
Però è indubbio che il Comitato Pro Iriip, da cui dipendono molti dei distinguo al progetto, sia vicino al Movimento
Non facciamo confusione. Alcuni del Comitato sono nel movimento, così come altri del Comitato non sono nel Movimento. Non siamo la stessa cosa e certamente l’attività non è assimilabile. Ci sono stati anche confronti interni e visioni diverse ma restano due realtà distinte. Fare confusione è strumentale a chi oggi vuole buttarla in caciara e tentare di trovare un colpevole politico. E poi, distinguo a parte, è un reato una richiesta di modifica che rispetti maggiormente le leggi? Secondo me dovrebbe essere la regola. E’ pazzesco che questo diventi motivo di scontro. A meno che l’unico obiettivo non sia stare nei tempi della campagna elettorale per il taglio del nastro. Piuttosto…
Dica
Piuttosto ci dicano successivamente come dobbiamo manutenerlo. E’ un parco che è tre volte Parco San Felice, non è uno scherzo. Per donare davvero qualcosa di buono alla città e non una cattedrale nel deserto Landella non guardi solo alle elezioni che verranno. Il problema della politica nostrana è il corto respiro: si capitalizza il proprio, da qui ad un mese. Il resto saranno grane dei foggiani. 
Dunque, perchè vi si accusa?
Perché siamo in piena campagna elettorale e si cerca di addossare a noi colpe che non abbiamo. Landella è nel panico perché sperava di vantarsi e capitalizzare consenso politico con denaro pubblico. Lui cerca di coprirci di ridicolo perché tenta di affossare il nemico già da oggi. Non vede che da destra a sinistra- salvo qualche isolata pregevole eccezione- sono tutti contro di noi? Alla ricerca spasmodica del colpevole politico? E poi Landella che accusa noi di non voler bene alla città. Proprio lui.
Cioè?
Chi ha governato la città per cinque anni i cui segni di affetto fatichiamo a vedere. Ed è assurdo che ci incolpi di aver fatto pressing di qualsivoglia natura: non accettiamo lezioni da chi ha fatto degli affidamenti diretti, della superconsulenze e del familismo il suo modus operandi. Ora si tenta di buttare fumo negli occhi ai cittadini accusando i 5 stelle. Il fallimento della sua gestione e della sua azione non c’è fumo che possa nasconderlo.
Per chiudere?
Landella, se vuol bene a Foggia, vada a sedersi al tavolo ministeriale, cerchi il confronto. Noi; per parte nostra, come abbiamo sempre fatto, parteciperemo ai pubblici dibattiti, a partire da quello di giovedì prossimo organizzato da Apulia Felix. 

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