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Foggia tra bombe e furti, Barone e i parlamentari 5 stelle: “DIA, SCO e più forze dell’ordine”

Il commento della presidente della commissione regionale di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia Rosa Menga, Marco Pellegrini e Giorgio Lovecchio

“Svegliati dai boati delle esplosioni. La notte dei foggiani conta due atti intimidatori ai danni di altrettanti esercizi commerciali e, a distanza di qualche ora, un assalto alla sede della TNT sulla Statale 16. Atti gravissimi, non solo per commercianti ed imprenditori, ma per l’intero tessuto socio-economico della nostra città”. Così, attraverso una nota congiunta, Rosa Barone, consigliera regionale e presidente della commissione regionale di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia e i neo parlamentari foggiani M5S, Rosa Menga, Marco Pellegrini e Giorgio Lovecchio, commentano gli attacchi criminali della notte che ripiombano la città in un clima di terrore, proprio mentre Foggia si prepara a celebrare, il 21 marzo, la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.  

“La sicurezza è uno dei pilastri del nostro programma di governo - continua la nota - garantire a chi investe sul territorio tutti gli strumenti di tutela necessari significa crescita per l’intera comunità. Non si può pensare che la chiusura anche di una sola attività commerciale, stremata e strozzata, non abbia ripercussioni negative sull’economia e sulla vivibilità della città. Un anno fa il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle per l’Istituzione della Sezione Operativa della D.I.A. e di una sottosezione della Sezione criminalità organizzata dello S.C.O. in provincia di Foggia. Si è trattato di un passo importante a cui ora, però, devono seguirne altri, in modo che si arrivi velocemente a dar scacco alla malavita.”

La battaglia dei parlamentari 5 Stelle darà manforte al lavoro già iniziato, a livello regionale da Rosa Barone. “Oltre all’istituzione di D.I.A. e S.C.O. - continua la nota - vogliamo 10mila nuove assunzioni nelle forze dell’ordine perché si rafforzino i presidi sui territori. Ma la prevenzione non basta, chi delinque deve essere assicurato alla giustizia. Una giustizia che sia certa, rapida ed equa e che stabilisca la giusta distanza tra chi lavora onestamente e chi, invece, con la violenza e le bombe, pensa di poter vivere ed arricchirsi sulla pelle dei primi.”

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