Non si placano le polemiche sul ‘Caso Bieber’. Dopo le dichiarazioni del presidente della Pro Loco Croce, che ha scatenato una serie di reazioni (dalle dichiarazioni del sindaco Landella, che ha lasciato la carica di presidente onorario, a quelle del consigliere comunale Vigiano che ha chiesto le dimissioni di Croce), arriva la netta presa di posizione dei consiglieri della Pro Loco, che difendono il presidente: “A seguito dei numerosi articoli pubblicati negli ultimi giorni dalle varie testate giornalistiche locali e dalle critiche un po’ troppo eccessive ad opera dei detrattori pubblicate sui principali social network, la Pro Loco, nella seduta straordinaria tenutasi in data 05/01/2017, alla presenza dei Consiglieri del C.d.A., valutando la situazione, ha deciso all’unanimità di confermare il Sig. Giuseppe Croce quale Presidente dell’Associazione e ratificare il suo operato”.

TUTTA COLPA DI JUSTIN BIEBER!

Nessuna dimissione, né rimozione dall’incarico. Anzi, la Pro Loco rilancia e se la prende con i detrattori: “Ci si scusa con tutta la cittadinanza e gli organi istituzionali e di stampa coinvolti per aver diramato con zelo e prematurità un primo comunicato che tuttavia rispecchiava la volontà realmente formatasi in seno alla Pro Loco di consentire in qualche modo (seppur con molta difficoltà) l’approdo in Capitanata di un artista di calibro internazionale, ma ciò è stato fatto al solo fine di provare a dare visibilità e rinnovato impulso economico e culturale al territorio. Si è mirato sicuramente in alto ma a seguito di tutto quello che si è verificato negli ultimi giorni ci si chiede dove erano tutti questi detrattori al momento in cui nasceva la Pro Loco, sviluppava iniziative (promozioni, sagre, visite scolastiche, ecc), chiedeva sedi e mezzi e portava gratuitamente promozione e valorizzazione territoriale”.

Insomma, il sogno continua, nonostante le polemiche: “Siamo dispiaciuti e al contempo ci siamo già attivati per chiarire la posizione col primo Cittadino che è stato coinvolto ingiustamente in tale vicenda. Il Consiglio Direttivo è comunque costantemente al lavoro per fare tutto il possibile al fine di realizzare questa vera e propria ‘mission impossible’. Che l’esito sia poi positivo o negativo, almeno NOI possiamo dire di averci quanto meno provato”.