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Cup Riuniti, Barone evidenzia: “Aumentano i lavoratori ma diminuiscono le risorse per pagarli”

Sulla situazione dei lavoratori del Cup degli Ospedali Riuniti, Rosa Barone scrive al presidente Michele Emiliano, sottolineano come il bando fosse sbagliato e i numerosi interrogativi sulla vicenda

I lavoratori del Cup degli ospedali Riuniti di Foggia, a seguito del subentro della nuova società Gpi di Trento aggiudicataria della gara d’appalto pubblica che esternalizza il centro unico prenotazione per i ticket, si sono visti decurtare il loro contratto in uno Multiservizi part-time a 40 ore. La società Gpi secondo una “tutela” (ma non clausola sociale) prevista dal bando, si sarebbe vista assegnare l’appalto per cinque anni, con un punteggio superiore se la stessa avesse trattenuto i 23 lavoratori attualmente impegnati presso il Cup ospedaliero con contratto dell’Agenzia Etica.

Interviene in merito la consigliera regionale M5S, Rosa Barone, che annuncia di aver inviato una missiva al presidente Emiliano: “Che il bando fosse sbagliato dall’inizio lo si intuiva da subito e ad oggi si continuano ad effettuare scelte poco consone al futuro dei lavoratori. Ci sono molti interrogativi che pongo a questo punto alla dirigenza ospedaliera e ai sindacati che stanno accompagnando questo passaggio di esternalizzazione del servizio: mi chiedo come sia possibile che non si facciano degli accertamenti in merito alla tipologia di contratti che vengano applicati ai lavoratori, se,ad esempio, il multiservizi è applicabile davvero agli operatori di sportello. Vorremmo inoltre comprendere le ragioni per le quali ai lavoratori non viene consentito ad esempio “un superminimo assorbibile in busta paga”, un aumento di merito sullo stipendio concordato dalle parti e collettivamente, in modo tale da poter aiutare i lavoratori stessi, ma da subito”

Prosegue Rosa Barone: “Vorrei capire inoltre se è vero che ai lavoratori del CUP verranno corrisposti dei ticket-buoni spesa, anziché vedersi quello che spetta loro in busta paga, sviliamo la dignità al lavoro, pensando di accontentare i lavoratori con dei ticket? E questi ticket che tipo di convenzioni avranno? A pagare le scelte “leggere” di questa dirigenza, dei sindacati e della politica, non devono essere i lavoratori, nel silenzio di tutti, compreso quello del presidente Emiliano che ha trattenuto per sé la delega alla sanità, un settore che non riesce evidentemente a seguire adeguatamente.”

La consigliera pentastellata evidenzia come la GIP abbia assunto altre nove risorse oltre questi 23 aumentando evidentemente le spese per il personale; tuttavia solo sette delle neoassunzioni potevano essere giustificate come supporto da progetto tecnico. Un’operazione che sembrerebbe orientata semplicemente a favorire “gli amici degli amici”, a danno dei lavoratori ai quali non può essere dato il giusto compenso poiché aumentano i lavoratori, ma diminuiscono le risorse per pagarli.

La consigliera regionale di Foggia conclude: “Ho scritto personalmente al presidente Emiliano per esporgli la questione è ancora in tempo per intervenire. Noi diciamo no ad una politica partitica che entra a gamba tesa nella vita dei lavoratori. Questa vicenda è solo la risultante di tanti altri episodi similari che in passato come oggi mettono in cattiva luce il Riuniti di Foggia e la politica dei partiti ad essa connessa. Il M5S vigilerà su queste fasi, a pieno supporto dei lavoratori.”

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