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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Il referendum costituzionale blocca 'Moldaunia', intanto il consigliere Cassitti si "autotutela"...

Saverio Cassitti fa ricorso ad una dichiarazione di autotutela circa la deliberazione provinciale del 27 ottobre: "Notevole discrepanza tra il dibattito in aula e il testo. Va riformulata"

Il progetto Moldaunia, e la relativa richiesta di referendum popolare avanzata da Gennaro Amodeo, resta fermo al palo. A bloccare l’iter istituzionale e politico sembra essere l’imminente appuntamento con il referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre dal quale, praticamente, dipende anche la sopravvivenza dell'Ente Provincia.

O almeno, questo è quanto emerso dall’ultimo consiglio provinciale del 27 ottobre, avente come unico accapo “Referendum provinciale sul passaggio delle Capitanata dalla Regione Puglia al Molise”. Benché in aula sia stata registrata una sorta di apertura al Referendum Moldaunia (lo stesso presidente Miglio ha dichiarato: “da un punto di vista politico ci pronunciamo favorevolmente a che ci sia una consultazione referendaria sul tema”), c’è chi ha ritenuto prendere le distanze dalla deliberazione n. 27 dello scorso 27 ottobre.

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Stiamo parlando del consigliere Saverio Cassitti, che ha fatto ricorso ad una dichiarazione di autotutela circa la deliberazione in questione, causa la “notevole discrepanza tra il dibattito in aula consiliare e il testo della deliberazione, che viene chiusa con un generico interesse dell’ente Provincia per le attività e le proposte del Movimento, senza esplicitare la natura referendaria dell’unica richiesta avanzata dal Movimento e oggetto di discussione monotematica della seduta”. Pertanto, lo stesso Cassitti chiede la riformulazione del testo, che dovrà corrispondere al reale dibattito avvenuto in aula.

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