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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica San Severo

I locali di via Terranova ai privati, l’opposizione non ci sta e attacca Miglio: “Non è tempo di fare regali”

È polemica al comune di San Severo dopo la decisione di riassegnare lo stabile, fino a poco tempo fa sede del Giudice di Pace, a soggetti privati: “L’Amministrazione non perde occasione per sprecare risorse e gestire malamente il patrimonio pubblico”

Sprechi e regali in Giunta. Scoppia una nuova polemica al comune di San Severo: dopo il trasferimento dei locali del Giudice di Pace dalla sede di Via Terranova a quella di via Imbriani (ex tribunale), lo stabile rimasto libero sarebbe già stato assegnato a soggetti privati.

Lo si legge nella delibera N°4 del 9-1-2017 che dà indirizzo di utilizzare l’immobile di Via Terranova (ben 600 m2 di superficie) a soggetti privati, nonostante si trattasse di un bene facente parte del patrimonio indisponibile del Comune, per di più prevedendo la possibilità di compensazione dei canoni di locazione, con ipotetici ed eventuali lavori finalizzati a rifunzionalizzare la struttura.

“Questa amministrazione non perde occasione per sprecare risorse e per gestire malamente il patrimonio pubblico”, le parole del consigliere Caposiena, che aggiunge: “Queste sono cose già viste e purtroppo non si capisce perché, in tutta fretta ed in pieno contrasto con il regolamento per la gestione del patrimonio immobiliare, ci si accinge ad assegnare i locali attraverso una “trattativa privata”.

Gli fa eco il collega Stefanetti: “Mentre si pagano fitti onerosi (10.500 euro annui) per locali non idonei ed isolati - ad esempio i locali dei servizi sociali in via Salza - privi di ascensori e ricchi di barriere architettoniche, si concedono a 4 lire locali oggi funzionali, disponibili e certamente più utili alle necessità del Comune” 

Da qui partono le critiche dei due consiglieri di opposizione che chiedono a gran voce alla Giunta Comunale di revocare la delibera in questione e di pianificare l’utilizzo del patrimonio comunale, oggi alla mercé del proponente di turno invece che nel pubblico interesse.

“Gli spazi a disposizione nello stabile di Via Terranova potrebbero ospitare tutta gli uffici dei servizi sociali, del piano sociale di zona, delle prestazioni agevolate, concentrando l’intera area che si occupa del sociale della città in un’unica sede, migliorandone logistica e servizi ed ottenendo al contempo un vantaggio economico quantificabile in oltre 20.000 euro annui tra spese ad oggi sostenute per i fitti passivi ed i nuovi spazi disponibili”.

Concludono i consiglieri: “È impensabile che Sindaco, Assessore al patrimonio e l’intera Giunta abbiano sottratto beni immobili della città per accontentare gli amici degli amici in spregio alle basilari regole di oculata gestione. Speriamo che chi oggi “governa” la città si accorga del mostruoso “errore” e possa mettervi rimedio ritirando la delibera in questione e accettare la nostra proposta”.

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