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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Immacolata / Viale Michelangelo

Appalti e varianti in corso d’opera, la denuncia: “Ecco come è gestita la cosa pubblica”

Rifacimento e messa in sicurezza di viale Michelangelo e viale primo maggio, caditoie e cordoli. La denuncia di Giorgio Cislaghi e dei consiglieri comunali Vincenzo Rizzi e Marcello Sciagura

Giorgio Cislaghi, Vincenzo Rizzi e Marcello Sciagura, ancora una volta provano a fare le pulci all’amministrazione Landella. L’ultima denuncia riguarda il rifacimento e la messa in sicurezza di parte di viale Michelangelo e viale 1 maggio, “un compendio di come è gestita la cosa pubblica comunale”.

Primo spunto di riflessione dell’esponente di Alternativa Libera e dei due consiglieri comunali, la questione ‘caditoie’, la cui manutenzione ordinaria doveva essere fatta “in continuo” da Florio Group che se la era aggiudicata sino a fine 2015: “Purtroppo il direttore dei lavori ha dovuto costatare che tutte le caditoie erano otturate, non in grado di far defluire nella condotta fognaria l’acqua piovana e che le dimensioni dei cordoli in pietra di Apricena previsti nell’appalto non erano uguali a quelli preesistenti nelle strade”.

Sottolineano i tre oppositori: "Per questi motivi il responsabile dei lavori ha dovuto procedere per i due lavori ad approvare una “variante in corso d’opera”: € 34.738,43 per viale Michelangelo, € 32.411,76 per viale I maggio. E’ superfluo sottolineare che le varianti in corso d’opera si sono mangiate tutto il ribasso d’asta (rispettivamente il 20,55% e il 16,823%)”.

Cislaghi, Rizzi e Sciagura si domandano: “Possibile che l’estensore del progetto dei lavori non si sia reso conto delle dimensioni dei cordoli esistenti? Possibile che non abbia verificato il funzionamento delle caditoie a bocca di lupo esistenti? Possibile che nessun dipendente dell’Amministrazione Comunale si sia preoccupato prima di verificare la funzionalità delle caditoie visto che era in essere un contratto per la loro manutenzione? Possibile che, dopo la variante resasi necessaria per viale Michelangelo, nessuno abbia pensato a rivedere il progetto per viale 1 maggio o, quantomeno, di verificare se non sussistessero gli stessi problemi?”

I tre smascherano anche una presunta attività di copia-incolla sui documenti: “Sintomatico di come sono trattati gli appalti, e le varianti agli appalti, è il trovare gli stessi errori su documenti che hanno diversi estensori perché, nelle motivazioni delle varianti si legge testualmente “L’Amministrazione Comunale, già da alcuni ha scelto di non eseguire più le bocche di lupo …”. Va bene usare la funzione “copia incolla” dei computer ma almeno rileggere quanto si è scritto poiché si tratta di soldi della comunità che paga, oltre i lavori, anche gli stipendi dei dipendenti del servizio Lavori Pubblici. Resta anche da spiegare lo svarione, probabilmente anche questo dovuto a un “banale copia incolla”, quando nella determina di “presa d’atto del subappalto” dei lavori su viale 1 maggio si legge: “Ritenuto, quindi, prendere atto della comunicazione della ditta …… di avvalersi della prestazione di servizio per i lavori di realizzazione dell’impianto elettrico di quanto suddetto”. Ma a quale impianto elettrico si fa riferimento?”

Ed evidenziano una “piccola anomalia” nei due appalti, vale a dire “la presenza di un “fitopatologo” per il taglio e rifilatura delle radici degli alberi esistenti sullo spartitraffico (sono i danni all’asfalto provocati dalle radici la causa del deterioramento dello stesso) perché dovremmo avere in essere un appaltato con CNS per la cura e manutenzione del verde. Perché prevedere che il servizio sia fatto da altre aziende? Non si poteva chiedere a CNS di lavorare coordinandosi con gli esecutori dei lavori? Non si poteva evitare la spesa di € 5.100 per viale Michelangelo e di € 5.400 per viale 1 maggio?”

I due consiglieri comunali d’opposizione e Cislaghi concludono: “Inutile dire che, viste le perplessità sull’iter amministrativo, per questi appalti e per il “servizio di verifica e ispezione in continuo” delle caditoie, interesseremo le autorità competenti”.

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