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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Dissesto finanziario: Giorgio Cislaghi affonda, Bruno Longo controbatte

Basterebbe, spiega Cislaghi, recuperare le delibere di spesa, le spese fuori bilancio riconosciute, incrociarle con le date e i nomi di chi le ha firmate. Longo: "Prc co-artefice dei disastri finanziari del Comune"

Non è compito arduo, secondo il circolo Prc Che Guevara, ricostruire il percorso che ha portato Foggia sull’orlo del default e di farlo anche con Ataf, Amica e Amgas.

Eppure da circa due anni, esiste una commissione preposta per accertare come si sia potuto arrivare a una situazione di dissesto finanziario, affidata al consigliere d’opposizione ed ex sindaco, Domenico Verile.

Basterebbe, spiega Cislaghi, recuperare le delibere di spesa, le spese fuori bilancio riconosciute, incrociarle con le date e i nomi di chi le ha firmate.

GIORGIO CISLAGHI - "Quando il consigliere Longo si scompone perché il sindaco ha voluto un consulente per affrontare la riorganizzazione di AMICA e cerca un City Manager per riorganizzare la macchina comunale sembra proprio che voglia continuare a non far emergere le inefficienze. Le accuse di spreco, sparando cifre a capocchia invece di leggere le delibere di spesa, sono l’arma che impugna per protrarre l’omertà” afferma Cislaghi.

Vero è che il comune costa troppo alla collettività, che la qualità dei servizi non è eccellente, che probabilmente il personale è male utilizzato, ma, altrettanto vero, è che per questi motivi bisogna cercare all’esterno la professionalità mancante, il City Manager, e che il sindaco dovrà presentare il bilancio costi benefici di questa operazione.

Anche per Amica il sindaco dovrà presentare il conto costi benefici per la nomina del consulente. Ci addossiamo per intero la responsabilità di aver suggerito il nome del dott. Rossi e condividiamo il percorso che dovrà portare al rilancio dell’azienda AMICA. Continuiamo a esprimere la nostra opposizione alla delibera di consiglio comunale che impone l’ingresso di un socio privato nell’azienda partecipata perché siamo convinti che solo la totale proprietà pubblica, unita a un’attenta gestione economica, possa garantire un servizio di qualità indenne da infiltrazioni mafiose e rispettoso dell’ambiente.

Il compito che, in primo luogo, è stato affidato al dott. Rossi è di aiutare il comune a redigere un piano per portare i conti di AMICA sotto controllo razionalizzando la raccolta dei rifiuti per riuscire a ribaltare il giudizio di fallimento.

Siamo consapevoli che ai lavoratori verrà chiesto di rinunciare a diritti acquisiti ma la conservazione di questi non può essere messa a carico di una collettività, che già sopporta  un esborso ingiustificabile, alzando ulteriormente la TARSU (ora IMU) ma l’obbiettivo, quasi impossibile da raggiungere, è salvare l’azienda mantenendo gli attuali livelli occupazionali.

Di questi temi chiediamo che si discuta pubblicamente rendendo pubblici i bilanci degli ultimi 15 anni, di come siano aumentati gli organici esternalizzando la raccolta differenziata (Daunia Ambiente) e la manutenzione del verde. Chiediamo sia spiegato perché a Foggia siano falliti tutti i tentativi di avviare la raccolta differenziata e di come  questa sia diminuita, dal 15% all’8%, invece di aumentare. Siamo sicuri che di questo disastro non abbiano colpa i lavoratori e l’accertamento della responsabilità è anche uno dei compiti della commissione Verile.

Ricordando a tutte le parti in causa che la proprietà di AMICA è della collettività cittadina che ne sopporta i costi, chiediamo che il salvataggio e la riorganizzazione di AMICA avvenga alla luce del sole e non resti chiusa in dibattiti, sicuramente necessari, in consiglio comunale o confinato in accordi siglati tra sindacati, prefetto e sindaco".

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