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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica San Marco in Lamis

Alluvione Gargano, il ministro Galletti: “Ok emergenza, ma sfida è prevenzione”

Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha fatto tappa a Carpino, San Giovanni Rotondo accompagnato da Angelo Cera, Ivan Scalfarotto e Nichi Vendola

Dopo Nichi Vendola e Franco Gabrielli anche il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha sorvolato e visitato parte del Gargano devastato dall’alluvione. Nel ricordare le morti di Antonio Facenna e Vincenzo Blenx, 24enne e 70enne vittime del disastro, il ministro ha constatato la gravità della situazione e annunciato un tavolo tecnico a Roma con il governatore della Regione Puglia e i sindaci dei comuni colpiti, che si terrà presso il suo ministero giovedì 11.

Galletti ha fatto tappa a San Marco in Lamis, Carpino e San Giovanni Rotondo, dove si è svolta una conferenza stampa. Accompagnato dall’onorevole Angelo Cera e da Ivan Scalfarotto, non ha avuto alcun dubbio sull’accoglimento della proposta dello stato d’emergenza, ricordando però che il compito di valutare questa possibilità spetta al Consiglio dei Ministri. Non solo emergenza, ma soprattutto prevenzione. E’ questa la sfida del futuro lanciata dal ministro.

In tema di prevenzione e di dissesto idrogeologico si è espresso anche Vendola: “Un piano straordinario di messa in sicurezza del territorio, di riassetto idrogeologico, di cura delle coste, è la più grande opera pubblica di cui il nostro Paese ha bisogno. La Regione Puglia è la Regione d'Italia che ha speso tutti i fondi a disposizione, 175 milioni di euro, per contrastare il dissesto idrogeologico.  E poi Stop al cemento. Non si può maledire il cielo, quando è il cemento che blocca il decorso naturale dei corsi d’acqua.  Il sovraccarico di urbanizzazione in alcuni territori delicati è causa di disastro. Penso che anche questo, in un’Italia che nel tempo si è abituata ai condoni e alle sanatorie, debba spingerci ad un cambio di mentalità. Il territorio non è una docile preda per le stagioni di caccia dei cementificatori. Il territorio è il luogo della nostra vita: va curato, conosciuto e amato”.


 

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